Scomparsi | Emanuele Arcamone, un biglietto e tre parole: “Vento in poppa”

Emanuele Arcamone è scomparso da Ischia (Napoli) il 9 maggio del 2013: uscito per una passeggiata di lui si perse ogni traccia.

Emanuele Arcamone
Emanuele Arcamone (screenshot Chi l’ha visto?)

Un saluto fugace, come di solito si fa quando le intenzioni sono quelle di rientrare presto. Questo l’ultimo ricordo che la famiglia Arcamone ha del giovane Emanuele. Un ragazzo di soli 23 anni scomparso nel nulla il 9 maggio del 2013 dalla sua Ischia, isola del napoletano. La famiglia non ha mai perso le speranze un giorno di poterlo riabbracciare.

Emanuele Arcamone scomparso da Ischia il 9 maggio del 2013

Studiava a Napoli Emanuele Arcamone, era iscritto alla facoltà di Ingegneria Meccanica della Federico II. Decise l’8 maggio di far rientro nella sua Ischia per trascorrere del tempo con la famiglia.

Emanuele Arcamone
Emanuele Arcamone (screenshot Chi l’ha visto?)

Eppure quella data segnò l’inizio della fine. Emanuele salutò i genitori e lasciò a casa telefono e portafoglio, nonché un biglietto con su scritto “Vento in poppa”.

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Esco per una passeggiata” avrebbe detto, ma in realtà a casa non fece mai più ritorno. Il padre lo vide passeggiare nella strada che collega il Porto a Casamicciola. Notò subito nel figlio uno sguardo insolito: assente, vuoto. La stessa collocazione del ragazzo la fornì un altro testimone. Poi il vuoto, come fosse stato inghiottito dalla terra.

Un ragazzo vitale, entusiasta, pronto a cogliere ogni cosa che di positivo c’era, questo dicevano di lui gli amici stando a quanto riportato dalla redazione di “Chi l’ha visto?”, occupatasi del caso. Amava il mare aggiunse il padre, empatico aggiunse la madre.

Purtroppo, però, nel periodo precedente la scomparsa molto provato a seguito di due lutti familiari. Pare che Emanuele – forse per elaborare la perdita- si era drasticamente chiuso in sé stesso.

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A seguito della scomparsa venne attivata la macchina delle ricerche, ma il risultato fu purtroppo deludente. Nessuna traccia di Emanuele se non numerosi avvistamenti tra Napoli ed Ischia che, però, non trovarono mai riscontro. Qualcuno dopo aver visto il programma Rai contattò la redazione dicendo di aver visto il 23enne addirittura a Milano. La redazione accompagnò nel capoluogo lombardo la sorella per capire se chi aveva detto di averlo visto su una linea bus aveva ragione o se si era sbagliata.

Purtroppo, però, anche questa pista si spense ben presto. Per quanto dettagliata fu la ricostruzione dei testimoni, a nulla servì per rintracciarlo.

Inquietante quanto accadde poi ad anni di distanza dalla scomparsa. La famiglia decise di creare un gruppo Facebook per aiutarla nelle ricerche. Ma da un utente, che venne sentito da “Chi l’ha visto?” ma classificato come delirante arrivò un commento agghiacciante. “Il caso è risolto – riporta The Social Post Oggi alle 13 mi sono consegnato al commissariato di polizia di via Medina a Napoli per l’omicidio di Emanuele Arcamone“. Questo quanto venne scritto sul gruppo. Parole a cui fece seguito una descrizione di dove si trovasse il corpo, e soprattutto del vilipendio che fosse stato compiuto su di esso.

Il padre del ragazzo commentò l’accaduto con parole di sdegno. Un rimprovero a questa persona che calpestando il dolore della famiglia si sarebbe anche fatta scherno di loro.

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(Getty Images)

Purtroppo ad oggi di Emanuele Arcamone non si ha alcuna notizia. Cosa gli sia successo resta ancora un mistero. Di certo la famiglia non si arrende e continua la sua ricerca verso la verità.

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