Fabrizio Frizzi non è mai stato dimenticato, il suo ricordo è vivo in ogni persona che l’ha voluto bene e l’ha accompagnato verso l’aldilà.
Il 23 ottobre 2017, mentre stava registra una puntata del quiz “L’eredità”, Fabrizio Frizzi venne colpito da una lieve ischemia celebrale, fu subito ricoverato al Policlinico Umberto I e dopo alcuni esami di routine venne dimesso. Nel febbraio del 2018 il conduttore fece sapere che non si era ripreso del tutto dall’episodio ma che stava combattendo per sua figlia Stella.
Il 25 marzo ebbe un ictus durante il programma che conduceva tutte le sere, le sue condizioni peggiorarono vertiginosamente e venne ricoverato per emorragia celebrale all’Ospedale Sant’Andrea di Roma. La crisi fu molto forte e Frizzi morì alle 04.30 del mattino del 26 marzo 2018, a 60 anni.
Quando la notizia venne diffusa dai notiziari e dagli organi di stampa il mondo della televisione e l’Italia intera si fermarono, calò il silenzio, la disperazione, il dolore per la perdita di un uomo sempre gentile, disponibile ed estremamente professionale.
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Fabrizio un giorno disse: “Se guarirò racconterò tutto”, quel giorno non è mai arrivato
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Ieri sera Fabrizio è stato protagonista di una puntata di “Techetechetè” su Rai1, il suo ricordo è ancora vivo in milioni di italiani ed in tantissimi suoi colleghi. Tutti lo ricordano con grande stima, affetto e profonda ammirazione.
Ha fatto della televisione italiana un mondo migliore, è stato protagonista di programmi che hanno avuto notevole successo ed il conduttore non ha mai deluso le aspettative di nessuno, anzi. Ogni volta un emozione diversa, ogni volta un ricordo piacevole.
Fabrizio ha combattuto per riuscire a superare quei momenti di sconforto che la malattia, venuta dal nulla, gli avevano provocato. Nelle ultime interviste diceva sempre: “Non è ancora finita. Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando”.
La sua bontà d’animo, la sua empatia, il suo essere sempre attento agli altri, sono valori che difficilmente si potranno dimenticare.
