Mattia Santori, leader del movimento delle Sardine ha deciso di candidarsi con il Pd nelle elezioni comunali di Bologna: la scelta divide i Dem.
Il leader della Sardine Mattia Santori ha deciso di candidarsi, da indipendente, nelle schiere del Pd alle prossime elezioni comunali di Bologna. Una scelta che ha diviso (non poco) i Dem. Da una parte sostenitori, dall’altra chi proprio non ha gradito le esternazioni della Sardina, proprio contro il partito.
In particolare, Santori aveva scoccato un dardo avvelenato additando alcuni di star creando all’interno del Pd correnti di “renzismo 2.0” che avrebbero portato al certo collasso. Un tiro addrizzato poi dopo la chiamata all’ordine da parte di alcuni vertici. Ma ormai il dado era tratto.
Bologna, la candidatura nel Pd di Santori divide la sinistra
Mattia Santori, da indipendente, ha deciso di correre nelle prossime elezioni comunali di Bologna all’interno delle fila Piddine.
Poca sorpresa da parte della Coalizione Civica del capoluogo che, anzi, ha accolto con i maggiori favori la scelta. Il capogruppo Federico Martelloni, riporta la redazione di Bologna Today, ha affermato che il leader delle Sardine rappresenterà di certo un nuovo punto di partenza per la sinistra, e che sarà lui a far tirare aria di rinnovamento.
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Per il capogruppo Martelloni, la vera sfida di Santori sarà quella di tradurre gli ideali delle Sardine in operatività.
A far da eco alle sue parole Emily Clancy, consigliera comunale di Coalizione civica. Sarebbe un bene, a suo parere, che Santori abbia scelto di candidarsi con i Dem. La sua decisione potrebbe segnare un vero punto di svolta. Soprattutto in forza dei suo ideali a partire dalla priorità conferita all’azzeramento delle emissioni.
Ma se da un lato c’è chi gli sorride, dall’altro non può sottacersi una sorta di malcontento da parte di alcune alte sfere che hanno accusato l’“onta” dell’attacco diretto di Santori al partito. Andrea Marcucci, riporta Bologna Today, senatore del Pd ha affermato che la Sardina ora “deve solo imparare l’educazione. Non si può entrare in una comunità e attaccarne una parte”.
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Il riferimento va alle parole al vetriolo pronunciate dallo stesso Santori che ha attaccato pubblicamente la cosiddetta corrente Renziana.
Dure anche le parole del Senatore Salvatore Margiotta il quale ha sottolineato come il leader delle Sardine abbia utilizzato toni offensivi nei confronti di una parte del partito. Ma a destare ancor più il suo disappunto sarebbe stato il fatto che nessuno avrebbe replicato.