Il segretario del Pd Enrico Letta avrebbe manifestato il proprio supporto incondizionato al Premier Draghi: le sue parole hanno destato i sospetti di Salvini.
Enrico Letta ha manifestato il suo supporto incondizionato al Premier Mario Draghi. Parole di stima nelle quali, però, qualcuno ha letto delle trame di potere. Quel “qualcuno” è Matteo Salvini, il quale avrebbe scorto una sorta di piano dei Dem per conquistare il Quirinale.
Il leader del Lega si sarebbe detto certo che le intenzioni della sinistra sarebbero chiare e che quanto dichiarato da Letta ne sarebbe la riprova.
Salvini, “Pd punta al Quirinale”: replica alle parole di Letta su Draghi
“Mi impegno e impegno il mio partito a sostenere Draghi e ad essere il nostro primo ministro almeno fino alla scadenza naturale del 2023“. Queste le parole del segretario del Pd Enrico Letta che hanno acceso la lampadina d’allarme in Matteo Salvini.
Una promessa che il Leder della Lega, come già manifestato in passato, ha letto come l’ennesima dimostrazione che i Dem mirerebbero al Quirinale. Ma per quale ragione è stata data una tale interpretazione?
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Nel 2022 verrà eletto il nuovo Presidente della Repubblica, riporta l’Agi. E se Mario Draghi dovesse effettivamente rimanere a capo del Governo “almeno” fino al 2023 significherebbe che il Capo dello Stato potrebbe essere, secondo la Lega, qualcuno appartenente alle fila del Pd. Un’ipotesi che, quindi, collide in toto con la più volte palesata volontà del Carroccio di vedere a ricoprire quel ruolo l’attuale Premier.
Matteo Salvini ha, infatti, dichiarato: “Io traduco il diktat del Pd che Draghi deve restare fino al 2023 – riporta Agi- nel senso che vogliono che uno del Pd vada al Quirinale“. Per l’ex Ministro dell’Interno le parole di Letta sarebbero state di “pessimo gusto”. A suo avviso quale sarà il futuro di Mario Draghi lo deciderà solo il “grande Mario Draghi” e non “il piccolo Letta”.
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In sostanza, per la Lega, premere affinchè l’attuale Premier resti in carica fino alla naturale scadenza del suo mandato si tradurrebbe indefettibilmente nell’escluderlo dalla corsa per il Quirinale.
Ma i Dem, ha sottolineato il Ministro Giorgetti – sempre del Carroccio- non si sarebbero resi conto di non possedere la maggioranza assoluta e che avranno bisogno della Lega per far sì che il Governo resti in piedi.