Nel corso della serata di ieri, sabato 28 agosto, gli Usa hanno attuato la loro controffensiva in Afghanistan: uccisi due militanti dell’Isis durante un raid.
Lo aveva annunciato in diretta tv Joe Biden: gli attacchi a Kabul da parte dell’Isis – dove hanno perso la vita 12 militari Usa ed oltre 200 civili- non sarebbero rimasti impuniti. Nel corso della serata di ieri, sabato 28 agosto, il Paese d’Oltreoceano ha condotto un raid in Afghanistan nella provincia di Nangahar.
Uccisi due alti esponenti dell’Isis-K, di cui uno probabilmente la mente che organizzava i piani d’attacco del gruppo terroristico. Secondo alcune indiscrezioni pare che, invece, sia rimasto ferito un terzo uomo sempre facente parte della fazione. Nessuna generalità, però, è stata resa nota.
Due morti ed un ferito tra le fila dell’Isis–K. Questo il bilancio del raid portato avanti con un drone militare dagli Usa che non ha perso tempo ad esercitare la propria vendetta.
Stando a quanto riportano fonti internazionali e la redazione di Tgcom24 il portavoce del Comando Centrale Usa, ha reso noto che l’attacco è avvenuto nella provincia di Nangahar e che tra le vittime non ci sarebbero civili.
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L’offensiva è scattata all’esito dell’attentato registratosi la scorsa settimana all’aeroporto di Kabul dove persero la vita oltre 200 cittadini afghani e 12 soldati americani. Joe Biden in diretta tv, aveva promesso vendetta tra le lacrime ed alla fine è ciò che avrebbe fatto.
A rimanere uccisa, è circolata voce, pare ci fosse una delle menti dell’organizzazione che si occupava di pianificare le attività terroristiche del gruppo. Figure di rilievo quelle eleminate nel raid, avrebbe affermato il vice capo di stato maggiore Hank Taylor. Tuttavia non si conosce il loro effettivo coinvolgimento nella strage della scorsa settimana all’aeroporto di Kabul.
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Il raid, se da un lato ha offerto agli Usa la tanto anelata vendetta, dall’altro ha fatto precipitare i rapporti già precari con i talebani. Il gruppo ha, infatti, letto l’accaduto come un diretto attacco al territorio dell’Afghanistan.
Le relazioni internazionali sono, quindi, sempre più tese. A ciò si aggiunge che l’intelligence avrebbe scoperto che nuovi attacchi imminenti potrebbero registrarsi ad opera dell’Isis nel Paese.
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