Si riaccende la polemica sul Reddito di Cittadinanza: sempre più vivo lo scontro tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte.
Lo ha ribadito più volte Matteo Salvini, a suo dire il Reddito di Cittadinanza sarebbe una misura fallimentare. Alla base delle sue considerazioni un innumerevole ordine di ragioni: la prima che incentiverebbe il lavoro nero. Per il vertice della Lega sarebbe più opportuno destinare le risorse impiegate nel Reddito in ben altre manovre, come ad esempio quota 100. Per tale ragione, ha deciso che in autunno proporrà un emendamento per eleminarlo.
Posizione quella di Salvini per nulla gradita all’ex premier Giuseppe Conte, oggi a capo del Movimento 5 Stelle che, a distanza, ha ribadito come la misura non sarà toccata perché simbolo di civiltà.
Reddito di cittadinanza, sale la tensione tra Salvini e Conte
Da un lato l’etichetta del fallimento, dall’altra quella di simbolo di civiltà. Queste le posizioni, rispettivamente, di Matteo Salvini e Giuseppe Conte sul Reddito di Cittadinanza.
I due vertici viaggiano su binari diametralmente opposti quanto alla misura. Per il leader del Carroccio, andrebbe direttamente eliminata. Stando a quanto riporta La Repubblica, a tal proposito, Salvini avrebbe affermato che nel mese di settembre proporrà un emendamento in tal senso, apponendo quale prima firma la sua.
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Un attacco a viso aperto contro il M5S, dunque, concretatosi nel corso di una diretta Facebook. Salvini ha affermato: “in autunno via Reddito di cittadinanza – riporta La Repubblica– e difesa di quota 100” ed ancora “il reddito di cittadinanza poteva essere sensato tre anni fa, ma si è dimostrato un fallimento assoluto“.
Sempre nel corso della diretta Slavini ha spiegato di aver girato lo Stivale in lungo ed in largo e la richiesta di rivedere il sussidio sarebbe giunta da numerosi cittadini. Per tale ragione, si impegnerà in Parlamento dove spera di trovare una maggioranza a sostegno della sua proposta.
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Il vertice leghista ha tenuto a precisare che il suo primo sostegno al reddito sarebbe stato uno sbaglio: “Ogni tanto nella vita si fanno errori, vanno riconosciuti e bisogna rimediare“.
Proprio come avvenuto la scorsa settimana, il botta e risposta è stato virtuale. Giuseppe Conte da Ceglie Messapica, ospite de La Piazza avrebbe ribadito come il RDC sarebbe una “misura di civiltà” e che a suo avviso l’Italia dovrebbe iniziare a preoccuparsi, piuttosto, della questione “salario minimo”.