I sistemi di difesa americani sono riusciti ad intercettare 5 razzi che puntavano all’aeroporto di Kabul, in Afghanistan: il secondo attentato sventato in pochi giorni.
Proseguono non senza tensioni le operazioni di rientro delle truppe americane dall’Afghanistan. Nella giornata di ieri il sistema di difesa Usa sarebbe riuscito ad intercettare 5 razzi che puntavano all’aeroporto di Kabul. Le testate non hanno mietuto vittime né arrecato danni perché neutralizzate e fatte esplodere in aria. Purtroppo il quadro generale è sempre più precario e l’ingerenza Americana non è gradita ai talebani.
Dopo l’attacco all’aeroporto di Kabul – a seguito del quale hanno perso la vita 300 civili e 13 militari Usa– il presidente Joe Biden aveva promesso provvedimenti e così è stato.
In un primo raid -attraverso un drone- sono stati eliminati due vertici dell’Isis-K, mentre ieri in una seconda controffensiva è stato neutralizzato un gruppo di terroristi a bordo di un’autobomba. L’operazione, però, questa volta avrebbe fatto registrare ben 9 vittime collaterali, di cui 6 bambini. Il Centcom Usa, riporta Il Fatto Quotidiano, avrebbe spiegato che sono ancora in corso di accertamento gli esiti del raid che comunque ha eliminato una “minaccia imminente” all’aeroporto. In ogni caso la forte esplosione seguita all’abbattimento del veicolo starebbe a significare che il mezzo era carico di esplosivo ed è questo che potrebbe aver causato le vittime.
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Un’ingerenza quella americana per nulla gradita ai talebani che, riporta la redazione de Il Fatto Quotidiano, si sono espressi attraverso Zabihullah Mujahid. Il portavoce ha affermato: “Condanniamo tali raid perché è illegale eseguire attacchi arbitrari in altri Paesi. Se c’era una potenziale minaccia, doveva essere segnalata a noi, non compiere un attacco arbitrario che ha provocato vittime civili”. Già all’esito della prima controffensiva Usa contro l’Isis-K i talebani si erano detti infastiditi dalle operazioni americane, quanto accaduto ieri ha contribuito ad esasperare ancor di più i rapporti.
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Ma l’America, oltre ad organizzare attacchi, sta anche procedendo alle operazioni di ritiro delle proprie truppe e non senza difficoltà. L’aeroporto di Kabul è, infatti, sotto tiro. Proprio nella giornata di ieri gli Usa sarebbero riusciti a neutralizzare 5 missili che puntavano all’area delle partenze. Fortunatamente non si sono registrate né vittime né danni.
Questo è il secondo attacco che le forze d’Oltreoceano riescono a sventare nell’arco di 48 ore. Con ogni probabilità sarebbe stato ordito dall’Isis o da Al-Qaeda.
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