Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 30 agosto, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Appena pubblicato il bollettino quotidiano con i dati relativi all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Stando all’aggiornamento del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi sono saliti a 4.534.499 con un incremento rispetto a ieri di 4.257 unità. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che ammontano a 141.393 (+346), così come i ricoveri in terapia intensiva che risultano essere 548 in totale (+23). Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 4.263.960, ossia 3.854 unità in più rispetto alla giornata di ieri. Si aggrava ancora il bilancio delle vittime in Italia con 53 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 129.146.
Covid-19, bollettino: i numeri di domenica 29 agosto
Secondo il bollettino diramato nel corso della giornata di ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 4.530.246.
Salivano anche i soggetti attualmente positivi che risultavano 141.047, così come i pazienti ricoverati neri reparti di terapia intensiva che ammontavano a 525 in totale. Le persone guarite erano 4.260.106. Il bilancio delle vittime totale nel nostro Paese saliva a 129.093.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 29 agosto: 5.959 nuovi casi di contagio e 37 decessi
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 28 agosto
Stando ai dati di sabato, riportati sul sito del Ministero della Salute, le persone positive al virus dall’inizio dell’emergenza sanitaria erano 4.524.292. Stabili, invece, i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 511. Aumentavano i soggetti attualmente positivi che nella giornata di venerdì erano 139.428. Il dato dei guariti giungeva a 4.255.808. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi giunto a 129.056.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid, il bollettino del 28 agosto: i dati della pandemia in Italia
Covid, il bollettino si sdoppia: divisi i dati tra vaccinati e non
Stando ad alcune fonti provenienti dal Ministero della Saluta a far data dal prossimo mese il bollettino giornaliero sui numeri dell’epidemia si sdoppierà.
Uno mostrerà i dati relativi all’andamento dei contagi su soggetti non vaccinati, l’altro su chi invece ha ricevuto la somministrazione. Lo scopo, riporta Fanpage citando voci del Ministero, sarebbe quello di mostrare come si tratta di “epidemie distinte”: quella degli immunizzati che raramente finiscono in terapia intensiva e l’altra relativa a chi è scoperto da ogni protezione. Non solo, servirebbe anche a smantellare l’ondata di fakenews che si prospetta alla luce di quello che sarà l’aumento dei ricoveri in autunno.
Le Regioni che già non lo fanno dovranno allinearsi alla strategia seguita da Veneto, Sicilia e Campania le quali trasmettono dati distinti.
Obbligo vaccinale per i medici, il parere del professor Massimo Galli
Il professor Massimo Galli si è espresso in ordine al rifiuto della vaccinazione operato da alcuni operatori sanitari. Un tema caldo che negli ultimi giorni ha visto la sospensione di sei medici di Torino su ordine dell’Asp.
Per il primario del Sacco di Milano alcuni medici avrebbero ragione a rifiutare il vaccino. Ma perché? Galli, ospite della trasmissione “Agorà Estate” in onda su Rai 3 ha specificato il tenore della sua affermazione. Per il professore ci sarebbero delle eccezioni che riguarderebbero quei colleghi hanno avuto il Covid e posseggono livelli molto alti di anticorpi. In questi casi avrebbero ben ragione di non sottoporsi alla somministrazione.
Duro, invece, nei confronti di chi non ha avuto il Covid e non vuole vaccinarsi. Per Galli la lettura in questo caso è solo una: “Non è idoneo alla mansione che deve ricoprire”.
Green pass solo ai vaccinati: la proposta di Walter Ricciardi
“Il Green pass non andrebbe dato più a chi fa il tampone, ma solo a chi si è vaccinato o è guarito”. Queste le parole di Walter Ricciardi, braccio destro del Ministro Speranza, ai microfoni de Il Messaggero. Una strategia di tal genere, spingerebbe ulteriormente alla profilassi.
Ricciardi ha poi proseguito affermare che adesso l’unica cosa che conta è interrompere la catena di contagio e per farlo non devono registrarsi casi per un lungo periodo. Bisogna continuare a mantenere alta la guardia cosa che invece non ha fatto l’Australia. Dopo aver azzerato i casi avrebbero dovuto implementare la campagna vaccinale.