La nostra intervista a Matteo Faustini, giovane cantante, tra i partecipanti dell’ultima edizione del Festival e ora in uscita con un album e nuovi brani
È stato tra i protagonisti della 70esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte con il brano “Nel Bene e Nel Male” e vincitore del “Premio Lunezia per Sanremo” per il valore musicale e letterario del brano in gara. È un giovane promettente e già amato dal pubblico.
Parliamo di Matteo Faustini che sabato 4 settembre sarà tra gli ospiti del Premio Ravera: “Una canzone è per sempre” giunto alla settima edizione. Un appuntamento che celebra e ricorda l’indimenticabile figura di Gianni Ravera che ha scritto numerose pagine della storia della musica e della televisione italiana.
Sul palco la partecipazione straordinaria di Amadeus che condurrà la serata insieme a Dario Salvatori. Ad arricchire il palco di note e melodia tanti apprezzati cantati: da Al Bano ai Nomadi fino ad Orietta Berti e tanti altri protagonisti della scorsa edizione del Festival della Canzone Italiana.
Noi di YesLife abbiamo parlato con Matteo Faustini che ha da pochissimo pubblicato il nuovo ed emotivo brano “Stanco di piangere”.
Sabato 4 sarà sarai tra gli ospiti del Premio Ravera, un bell’evento dal vivo con il quale si torna sul palco, per ricordare chi ha scritto pagine importanti della musica italiana, una bella soddisfazione per un giovane promettente come te?
È un’immensa soddisfazione, veramente lo vedo come un privilegio, sono grato di avere l’opportunità di passare un sabato in questo bellissimo modo.
Cosa ci farai ascoltare su quel palco?
Canterò due brani: quello con cui ho partecipato a Sanremo, “Nel bene e nel male” e l’altro, invece, è il singolo uscito da pochissimo che parla di quello che secondo me è l’amore vero, fatto da un intero più un intero e non un mezzo più un mezzo.
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Ravera ha firmato tantissime edizioni del Festival di Sanremo, tu hai partecipato lo scorso anno nella sezione delle Nuove Proposte, tutti dicono che quel palco fa paura, quali sono state le tue emozioni ripensandoci a distanza di qualche mese?
È il terrore che abbraccia la gioia. È un palco importante che mentre lo calchi pensi a tutte le anime e gli artisti che si sono esibiti lì e quindi è come se in quel momento si realizzasse un tatuaggio sul cuore indelebile e che porterai con te per tutta la vita. È il palco per eccellenza.
E da lì poi è arrivata la vittoria del “Premio Lunezia per Sanremo” per il valore musicale e letterario del brano in gara. Una partenza sulla scena nazionale col botto, quanto sei contento?
Sono molto contento perché mi sono reso conto che davvero alcuni sogni si possono realizzare. Ho notato che tutte le sofferenze si sono trasformate, come se il dolore fosse diventato una sorta di acceleratore di esperienze e che tutti quei no alla fine sono serviti a qualcosa e adesso li ringrazio perché sono riuscito a realizzare un sogno che sembrava impossibile e a colorare le mie giornate e quelle di altre anime dando un po’ di note e di parole.
“Stanco di piangere” è il tuo nuovo singolo, un brano molto intenso, come nasce?
Nasce da un’esigenza di comunicare. È una canzone che ho scritto per quelle persone che abitano in modo permanente le stanze del nostro cuore. Le parole più belle sono proprio i gesti, e quindi ho deciso di dedicare questa canzone a quelle anime che scelgono di esserci, non solo a parole ma anche concretamente tutti i giorni, di celebrare l’amore e le sue sconfitte ma con la coerenza del permanere.
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E per i prossimi mesi, quali sono i tuoi progetti?
Tra qualche settimana uscirà il secondo singolo estratto dal nuovo disco e non vedo l’ora di farlo sentire. Il 25 di settembre ci sarà un concerto live a Brescia, e il giorno dopo a Verona e così finalmente si ricomincia a condividere musica.
FRANCESCA BLOISE