Per la Cina, i problemi a Taiwan, sono una questione interna: Pechino non ammette ingerenze da parte dell’Unione Europea.
La questione Taiwan riguarda solo Pechino. Un affare interno in merito al quale non sono ammesse ingerenze. Questo il diktat della Cina che, sulla provincia in tumulto, ha affermato di voler procedere alla sua riunificazione sotto la bandiera del Dragone anche con la forza qualora dovesse essere necessario.
Rifiutato, pertanto, in blocco l’operato dell’Ue ed il suo rapporto di cooperazione con Taiwan.
Cina, no intromissioni dell’Ue su Taiwan: è una questione interna
Il rapporto “Relazioni politiche e cooperazione Ue-Taiwan” è stato completamente bocciato dalla Cina. La politica di supporto espressa all’Isola dall’Ue non è gradita a Pechino.
Il Paese del Dragone legge tali intendimenti come ingerenze che minano la sua stabilità e leadership. A tal punto da mettere a repentaglio i rapporti tra il Dragone ed il Vecchio continente.
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La Cina, esprimendosi sul rapporto, ha invitato -come riporta la redazione di Tgcom24– l’Ue a considerare la questione Taiwan molto delicata e soprattutto a correggere il tiro, adottando invece un comportamento di cooperazione con Pechino al fine di salvaguardare la loro intesa.
Per la Cina, Taiwan sarebbe una provincia dissidente che – anche con la forza- sarà riunificata sotto la sua bandiera. Un affare interno quello di Taiwan sul quale non è ammessa alcuna sorta di ingerenza. Risposta chiara e concisa, giunta all’esito delle considerazioni del Parlamento Europeo che invece avrebbe voluto calare un ponte a supporto dell’Isola.
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Gli eurodeputati, riporta la redazione di Tgcom24, nella giornata di ieri hanno sostenuto l’esigenza di intensificare i rapporti con Taiwan, ritenuto un alleato chiave per il Vecchio Continente. Non solo, è stata espressa anche preoccupazioni per quelle che sono le tensioni interne all’Isola e le continue violazioni operate dalla Cina nei suoi confronti.
Per l’Europa, sarebbe quindi necessario un maggior suo coinvolgimento nell’affaire. Un’intromissione quasi necessaria per tutelare l’assetto democratico di Taiwan.
Per l’Ue, l’Isola “ribelle” come la definisce la Cina, rappresenterebbe l’unico baluardo di democrazia nell’area Indo-Pacifica ed un partner da salvaguardare.