Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 5 settembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato il bollettino odierno contenente i dati sull’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando all’aggiornamento del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi sono saliti a 4.571.440 ossia 5.315 unità in più rispetto a ieri. In calo, invece, il numero dei soggetti attualmente positivi che ad oggi sono 136.702 (-337). Salgono i pazienti in terapia intensiva: 572 in totale e 3 in più rispetto a ieri. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 4.305.223 con un incremento di 5.602 unità in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 49 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime totale a 129.515.
La Regione Campania, si legge nelle note, comunica che 9 deceduti registrati in data odierna sono riconducibili ad un periodo compreso tra marzo e maggio 2021. Anche la Sicilia specifica che alcuni dei decessi comunicati oggi si riferiscono ai giorni precedenti.
L’Emilia Romagna ha eliminato 1 caso dal totale dei positivi, positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare.
Da quanto riportato dal bollettino sull’epidemia di ieri, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.566.126.
In aumento anche i soggetti attualmente positivi che erano pari a 137.039. Aumentavano anche i ricoveri in terapia intensiva pari a 569. Il dato dei guariti era arrivato a 4.299.621. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che giungeva a 129.466.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 4 settembre: i dati della pandemia di oggi in Italia
Stando ai dati di venerdì, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.559.970. Saliva anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 137.025, così come quello dei pazienti in terapia intensiva: 556 in totale. I guariti complessivi erano 4.293.535. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia che portava il totale a 129.410.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 3 settembre: 6.735 nuovi casi e 58 vittime
L’ipotesi di estendere l’ambito di applicabilità del Green Pass si fa sempre più concreta. Il certificato potrebbe divenire indispensabile per i dipendenti pubblici nonché per gli autisti del Trasporto pubblico e per l’utenza di quest’ultimo.
Ma sul punto Tpl – riporta l’Ansa– la questione resta ancora aperta, il nodo verrà sciolto in ogni caso prima di ottobre quando è prevista l’uscita di un nuovo decreto contenente disposizioni in merito al Green Pass. Prima di assumere una decisione in tal senso, bisognerà attendere il vertice con le maggiori sigle sindacali anche per discutere delle misure da attuare nei luoghi di lavoro.
Intanto non cambia l’obbiettivo del Governo, ovvero quello di raggiungere la soglia dell’80% di cittadini immunizzati che però sembra più arduo del previsto considerando che all’appello mancano ancora 7 milioni di persone. Per tale ragione entro ottobre si punta ad un ampliamento dell’operatività del Green Pass.
Obbligo vaccinale e terza dose? Ad entrambi i quesiti Mario Draghi ha risposto con un “si”. Questo quanto emerso all’esito di una conferenza stampa tenuta dal Premier. Ma l’obbligo, ha sottolineato, sarà possibile applicarlo, solo quando – riferisce Sky Tg24– Ema ed Aifa dichiareranno il vaccino anti-Covid un farmaco ordinario e non più emergenziale.
Le parole del Presidente del Consiglio hanno aperto, tuttavia, uno spaccato che vede la Lega non concorde sul punto. Matteo Salvini al Forum Ambrosetti di Cernobbio ha spiegato come non farà mai mancare il proprio supporto al Governo, ma quanto a questo tema non sarebbe disposto a scendere ad alcun tipo di compromesso.
Nettamente opposto il parere del Pd che se in un primo momento – riporta Sky Tg24– era rimasto aleatorio sul tema, dopo le parole di Draghi si è schierato a favore. Il leader dei Dem, Enrico Letta ha affermato di essere concorde con il Premier il quale ha assunto una “linea di sicurezza”.
Che la vaccinazione riduca ospedalizzazioni e letalità del Covid sono circostanze che emergono dai dati. A sottolinearlo nuovamente l’Istituto Superiore di Sanità il quale in un report di sorveglianza – riporta Sky Tg24– ha reso noto che il tasso di ricoveri di soggetti over 80 in terapia intensiva sarebbe di 15 volte inferiore nei vaccinati.
Un dato confortante soprattutto perché in quella fascia d’età si registra maggiormente il più alto tasso di mortalità della malattia.
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