Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 7 settembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Appena pubblicato, sul sito del Ministero della Salute, il bollettino contenente i dati sull’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese da oltre un anno. Stando all’odierno aggiornamento, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.579.502, ossia 4.720 unità in più rispetto alla giornata di ieri. Scende il dato dei soggetti attualmente positivi che ad oggi sono 133.787 (-2.233), cosi come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 563 in totale e 7 in meno rispetto a ieri. Le persone guarite complessivamente sono 4.316.077 con un incremento di 6.877 unità in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 71 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime in Italia a 129.638.
La Regione Calabria, si legge nelle note, ha eliminato 6 casi dal totale dei positivi, in quanto duplicati. Anche l’Emilia Romagna ha sottratto 5 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da test molecolare. La Regione Campania e la Regione Sicilia segnalano che i decessi dichiarati oggi sono riferiti ai giorni scorsi. La Provincia Autonoma di Bolzano comunica che 39 dei 70 nuovi positivi derivano da test antigenici confermati da test molecolare.
Stando ai dati diramati nel corso della giornata di ieri, le persone risultate positive dall’inizio dell’emergenza erano 4.574.787.
In calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 136.020, cosi come i pazienti in terapia intensiva: 570 in totale. I guariti erano 4.309.200. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime giunto a a 129.567.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 6 settembre: 3.361 nuovi casi e 52 morti
Stando all’aggiornamento del Ministero della Salute di domenica, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.571.440. In calo, invece, il numero dei soggetti attualmente positivi che erano 136.702. Salivano i pazienti in terapia intensiva: 572 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.305.223. Purtroppo bilancio delle vittime totale saliva a 129.515.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 5 settembre: 5.315 nuovi casi di contagio e 49 decessi
Una buona notizia in un momento così delicato potrebbe essere quello di cui il Paese aveva bisogno. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo ha reso noto che l’80% degli italiani è stato vaccinato con almeno la prima dose.
”Oggi è un bel giorno perché abbiamo appena raggiunto e superato l’80% delle prime somministrazioni“. Queste le sue parole stando a quanto riporta la redazione di AdnKronos.
Un traguardo importante al quale seguirà, entro la fine del mese l’80% di cittadini completamente vaccinate. Le dichiarazioni sono state rese dal Generale in occasione della visita all’hub vaccinale Amazon di Passo Corese.
Tradotto dalla percentuale, significa che 43 milioni e 200mila italiani da 12 anni su sono stati immunizzati. Ovviamente resta alta la guardia su quella popolazione over 50 (ossia circa 1 milione) che ha deciso di non ricevere la somministrazione.
Figliuolo ha voluto, a margine del suo intervento, lanciare un ennesimo appello a vaccinarsi rivolgendosi in particolar modo ai più adulti.
Non sono mancate dichiarazioni circa la terza dose. Per il Commissario, riporta AdnKrons, a riceverla iniziando da settembre saranno i soggetti immuno-compromessi.
“Oltre il 90% di chi è oggi in terapia intensiva negli ospedali italiani è non vaccinato” queste le parole di Flavia Petrini, presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti). Stando a quanto riferito dalla professoressa – riporta Fanpage– per la maggiore si tratterebbe di persone adulte, pochi i giovani.
La dottoressa Petrini ha voluto sottolineare la gravità della circostanza perché, ha proseguito, entrare in rianimazione per Covid significa rischio decesso o soprattutto invalidità grave. In chiosa ha affermato di non riuscirci a capacitarsi su come le persone – nonostante le complicazioni dettate dai vaccini siano rarissime- comunque si ostinino a non volersi vaccinare, anche a costo di morire.
Sospetto focolaio Covid all’interno dell’Ospedale Santa Chiara di Trento. Ad essere interessato sarebbe il reparto di Medicina A dove due pazienti sono risultati positivi. In isolamento tre operatori sanitari che hanno manifestato sintomi, ma per cui ancora si attende l’esito del tampone.
In via precauzionale, riporta Fanpage, l’intera unità operativa è stata messa sotto osservazione e blindata. Proseguono le attività di tracciamento che vedono coinvolte circa 150 soggetti i quali si sono recati presso il reparto nei giorni passati.
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