Lo hanno riferito le autorità locali: è caccia a sei militanti palestinesi, evasi dal carcere nelle prime ore di lunedì 6 settembre.
Visualizza questo post su Instagram
Tra la notte di domenica e le prime ore di lunedì (5 e 6 settembre) sei detenuti palestinesi sono evasi da un carcere scavando un tunnel sotterraneo. Lo hanno riferito le autorità israeliane: i latitanti sono riusciti a scappare dalla prigione di Gilboa. La struttura, situata tra il Mar di Galilea in Israele e la città di Jenin in Cisgiordania, è in cima alla classifica delle carceri più sicure del Paese. Foto e video della buca, il potenziale accesso utilizzato dai prigionieri per fuggire, ha fatto in breve tempo il giro del mondo. A seguire le identità dei fuggiaschi.
NON PERDERTI ANCHE >>> Afghanistan: poliziotta incinta freddata in casa davanti ai familiari
Jihad islamica: “un duro schiaffo per Israele”
וכך זה נראה מתוך תא 2 אגף חמש בכלא גלבוע.
פיר מנהרה בשירותים שהוביל אל מחוץ לחומות הכלא pic.twitter.com/IsKfG8B56R— Josh Breiner (@JoshBreiner) September 6, 2021
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Ordina un kalashnikov sul Dark Web: indagato dalla polizia
Caccia a sei militanti palestinesi: la notizia trova conferma nelle ultime dichiarazioni del portavoce militare. L’alto funzionario ha confermato ai media lo schieramento delle truppe accanto allo Shin Bet (abbreviazione ebraica di “Security Service“, il servizio di sicurezza nazionale) in Cisgiordania. Le forze stanno collaborando a stretto contatto con la polizia nella vasta missione di ricerca. Nell’indagine, gli agenti israeliani vanteranno del supporto di droni ed elicotteri, nonché del sostegno da parte dei servizi di intelligence, mobilitati accanto agli agenti nella complessa operazione.
L’allarme è scattato nella prigione di Gilboa, una struttura di massima sicurezza nel nord di Israele conosciuta anche come “The Safe“. I mittenti della segnalazione sono alcuni agricoltori locali, i quali hanno prontamente denunciato alle autorità la presenza di “figure sospette” in prossimità dei loro campi agricoli.
Secondo quanto riporta la BBC, tra gli evasi, tutti originari della città di Jenin, distante circa 13 chilometri dal carcere di Gilboa, c’è anche Zakaria Zubeidi, ex dirigente delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, organizzazione responsabile di numerosi attacchi violenti tra il 2000 e il 2005; nel corso della rivolta palestinese esplosa a Gerusalemme, la cosiddetta “Seconda Intifada“. Oltre a lui, il Servizio carcerario israeliano ha dichiarato la presenza di altri cinque membri della Jihad islamica: Munadil Nafayat (26 anni), i fratelli Mahmoud e Mohammad al-Arida, Iham Kahamji (35 anni), Yaqoub Qadiri (49 anni).
La Jihad islamica ha rilasciato una dichiarazione definendo l’evasione come un “grande atto eroico“, un “duro schiaffo all’esercito israeliano e all’intero sistema in Israele.”
Fonte: BBC