Si è aperto questo lunedì (6 settembre) il processo contro una fitta rete internazionale di corni di rinoceronte e traffico di avorio.
Si è aperto questo lunedì (6 settembre) il processo contro una rete internazionale di corni di rinoceronte e traffico di avorio. Gli imputati, tutti di età compresa tra i 29 e i 58 anni, erano attesi al tribunale penale di Rennes, città nel nord-ovest della Francia, capoluogo della Bretagna e prefettura del dipartimento dell’Ille-et-Vilaine. Tuttavia, dei nove accusati solo tre si sono presentati all’udienza. Secondo quanto riferito dai media francesi, due sono latitanti mentre i restanti sono stati rappresentati in aula dai rispettivi avvocati.
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Il caso risale a sei anni fa; precisamente ai giorni 10 e 11 settembre del lontano 2015, data del sopralluogo nei pressi di Dange-Saint-Romain, comune nel dipartimento di Vienne (Nuova Aquitania). Durante la perquisizione i doganieri hanno sequestrato quattro zanne di elefante africano (Loxodonta africana pharaohensis) di 42,6 kg e oltre 32.800 euro in banconote nel bagagliaio di una vettura. Conducente e passeggeri avevano giustificato il bottino fingendosi fanatici rigattieri, dichiarazione prontamente smentita dalle forze dell’ordine. Gli imputati erano difatt membri di “Rathkeale Rovers“, una pericolosa banda criminale irlandese.
All’indomani dell’arresto, la polizia francese scoprì due fitte reti di traffico internazionale di avorio e corni di rinoceronte in Cina e in Vietnam attraverso la Francia. L’accesso all’illegalità fu favorito dalle attività dell’organizzazione con sede in Irlanda. La notizia fu confermata dalla scoperta in territorio francese furono di numerosi luoghi trasformati in specifici laboratori di lavorazione del corno africano. Stando quanto riportano i media locali, le botteghe dell’Esagono trasformavano zanne e corna in trucioli o palline, pronte per superare il confine e essere rivendute più facilmente.
“Speriamo in condanne pesanti, comprese multe, in modo da dissuadere le persone dal prendere parte ad attività illegali di contrabbando che incoraggiano la crudeltà del bracconaggio.“, ha riferito all’agenzia di stampa francese AFP Charlotte Nithart, capo dell’organizzazione no profit francese anti-bracconaggio Robin des Bois. L’alto funzionario Nithart, presente in tribunale, ha affermato l’esito del fascicolo del primo giorno di udienza. Stando alla fonte ufficiale, l’Europa ha svolto un ruolo precipuo nel rifornimento di corna e zanne all’Asia orientale. “Quello che si legge nei tabulati telefonici intercettati è che la fornitura proviene da diverse città francesi ed europee: le reti sono ben strutturate.“, ha aggiunto.
Il Rathkeale Rovers era già stato oggetto di un’indagine congiunta della polizia europea nel 2010.
Secondo quanto riporta il sito ufficiale dell’agenzia di polizia Europol, l’inchiesta del 2010 culminò con l’arresto di 31 persone, accusate di furto di corni di rinoceronte.
Fonte Le Monde
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