Un forte scossone, dovuto alle parole di Marco Castoldi, in arte Morgan, svela oggi l’increscioso dilemma che si manifesta sulla lapide di Franco Battiato.
Dalla dolorosa scomparsa di Franco Battiato lo scorso 18 maggio, una successiva incresciosa scoperta, avvenuta in queste ore, stende il suo velo a proposito del dilemma racchiuso nella lapide dell’artista veggente. Tale gesto di incuranza verso Battiato, dedito sin dai suoi esordi ad una profonda e accorata ricerca in ambito musicale, sconfinando oltralpe e non solo, grazie alla sua pacifica, percepibile ed eterna propensione a voler conoscere ogni segreto della vita a volerla dedicare al contempo alla sua più alta forma di sperimentazione, oggi non può che lasciare attoniti milioni di fan del genio di “Centro di gravità permanente“.
Ad esporsi in prima linea, generando una drammatica ma necessaria reazione a catena, attraverso i social sarà uno dei più cari amici e colleghi del poeta defunto. Il musicista, cantautore, e scrittore, Marco Castoldi. Sicuramente meglio conosciuto al pubblico sotto lo pseudonimo di Morgan.
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La stessa sensibilità dell’artista milanese, che oggi si sofferma sulla sofferenza generata dall’11 settembre di vent’anni fa, ripercorrendo attentamente le sue tristi fasi grazie alle pagine di un diario autobiografico, ieri si è invece battuto contro il nome che si palesa sull’incisione della lapide di Franco Battiato. “Battiato Francesco“, recita infatti in tal modo la memoria nazionale dell’artista. Originario dell’antico piccolo comune di Ionia sulla sua lapide.
Il fondatore dei Bluvertigo chiede “per il rispetto che gli è dovuto, la modifica alla lapide di Battiato“. Dove, specifica sempre Morgan: “invece che portare inciso il nome che tutti associano alla sua riconosciuta popolare grandezza“, si legge quello con cui l’autore de “La Cura” è “stato registrato 75 anni fa”. E così come: “la burocrazia impone“. Ma al di là del palese inestesismo dovuto alla forma. Il cantautore tiene a sottolineare l’inadeguatezza di saper curare la memoria finanche dinnanzi al mondo di un indimenticabile artista.
“Franco Battiato è stato e sempre sarà uno dei più grandi artisti che l’Italia ha vantato e sempre verrà ricordato con questo nome“. Conclude Morgan sapendo ben rispondere a polemiche che egli stesso reputerà fuori luogo e senza ragion d’essere. Non volendo arrendersi dinanzi alla fredda e glaciale superficialità dimostrata in una sola iscrizione su pietra.
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