Il velivolo si è schiantato su un’isola in condizioni di fitta nebbia: tra le vittime vi sono tre passeggeri e il pilota.
4 persone sono morte e altre 12 sono rimaste ferite nell’incidente aereo nella Siberia orientale. Lo ha riferito il Moscow Times, la cui fonte specifica che nello schianto, avvenuto la sera di domenica 12 settembre, ha coinvolto un piccolo aereo commerciale: il velivolo è precipitato in una remota area boschiva nell’oblast’ di Irkutsk, nella Russia centrale siberiana. Tre passeggeri e il pilota sono stati dichiarati morti sul posto. A seguire le dinamiche dell’incidente riportate dal quotidiano economico russo Kommersant.
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Cause e dinamiche dell’incidente: volo Irkutsk-Kazachinskoye
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Stando a quanto riporta il Moscow Times, il Let L-410 Turbolet era stato programmato per un volo a corto raggio Irkutsk-Kazachinskoye: a bordo vi erano 16 occupanti. Al momento dell’incidente, l’aeromobile di fabbricazione ceca, combinato alle compagnie aeree regionali SiLa e Aeroservis, stava sorvolando la volta della città di Irkutskt, dall’omonimo soggetto federale della Russia (in russo “oblast‘” > область), nel sud-est della Siberia in prossimità dei bacini di Angara e Lena e dei fiumi Nizhnyaya e Tunguska.
Secondo i primi elementi il velivolo L-410 si sarebbe schiantato durante un secondo tentativo di atterraggio nella regione di Irkutsk. La notizia trova conferma nel quotidiano economico locale Kommersant: “L’aereo si è schiantato in condizioni di fitta nebbia. […] Secondo gli ultimi dati, quattro persone sono rimaste uccise, compreso il comandante dell’aereo.”
Secondo i dati preliminari, il L-410 è decollato con un notevole ritardo. A bordo c’erano due membri dell’equipaggio e 16 passeggeri. In genere, il tragitto lungo la rotta Irkutsk-Kazachinskoye ha una durata di circa un’ora e mezza. La segnalazione è stata ricevuta dal Ministero delle situazioni di emergenza alle ore 23:15 locali (18:15 ora di Mosca). L’aereo è caduto a circa quattro chilometri dal villaggio di Kazachinskoe: lo schianto è avvenuto a bassa quota, nel fiume di un’isola: il pilota ha effettuato un secondo giro al momento della caduta, cercando di atterrare in condizioni di scarsa visibilità.
Le squadre di soccorso sono state immediatamente inviate sul posto con il supporto dell’elisoccorso Mi-8 è volato. Tuttavia, l’intervento dei dipendenti EMERCOM è stato ostacolato e significativamente rallentato dalla fitta nebbia: i soccorsi sono riusciti a raggiungere il luogo dell’incidente intorno all’1:00. Le autorità locali hanno avviato le indagini: si ipotizza un guasto all’attrezzatura e un errore umano all’interno del cockpit in condizioni meteorologiche avverse.
L’ipotesi avanzata dagli inquirenti collima con le prime immagini relative all’incidente. Le foto mostrano la fusoliera completamente distrutta in un’area: il relitto è circondato da alberi caduti. Undici delle 12 vittime restano ricoverate in ospedale: tre sono nel reparto di terapia intensiva in gravi condizioni, riporta il comunicato del governo regionale; mentre “una donna è stata curata dal pronto soccorso e rilasciata a casa.”
Il Comitato Investigativo della Russia (TFR) ha aperto un fascicolo ai sensi della Parte 3 dell’art. 263 del codice penale della Federazione Russa (violazione delle norme di sicurezza durante l’esercizio del trasporto aereo, con conseguente morte di due o più persone per negligenza). Sul posto sono stati inviati gli specialisti del centro forense del dipartimento. Il corso delle indagini sul procedimento penale è supervisionato da Alexander Bastrykin nell’ufficio centrale del TFR. Le cause dell’incidente saranno stabilite con certezza solo dopo previa ispezione del contenuto delle scatole nere.
La tragedia è solo l’ultima di una lunga lista di incidenti aerei mortali registrati quest’anno in Siberia e in Estremo Oriente.
Fonte The Moscow Times, Kommersant