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Avella, dove la storia prende vita e le tradizioni si tramandano nei secoli

Avella è un piccolo paese dell’Irpinia situato al centro della Campania e sorge ai piedi dei Monti del Partenio. Fondata dai Greci e conquistata da Osci, Etruschi, Romani e Longobardi, oggi è protagonista di un glorioso passato. 

Avella-Avellino – Castello (Fonte Ufficio Siat)

Il nome Avella deriverebbe da “Abblona” (città delle mele) o da “Abel” (campo erboso), nel 1753 lo studioso botanico Carlo Linneo s’imbatté in una corposa documentazione storiografia e letteraria con la quale aggiunse al genere della nocciola “Corylus” l’appellativo “avellana”. Citata da Macrobio, nei Saturnalia e da Virgilio nelle Geografiche, Avella nei secoli è stata un luogo importante per lo sviluppo del contesto politico, militare e sociale.

Il paese è stato abitato fin dal Paleolitico, il Fiume Clanio che lo attraversa, ha permesso lo sviluppo di innumerevoli civiltà che nel tempo hanno lasciato una loro impronta indelebile per la crescita del territorio. Proprio grazie a questo fiume oggi si erge una Città D’Arte in grado di ospitare migliaia di visitatori e turisti ogni anno, che grazie a personale altamente formato e qualificato possono percorrere un viaggio emozionale e sensoriale, tra le bellezze archeologiche e percorsi enogastronomici dedicati.

Il territorio di Avella pullula di alberi di nocciole, essendo un paese che conserva ancora le sue tradizioni sarà possibile vedere nel mese di agosto e settembre di ogni anno, i contadini che si apprestano a preparare i terreni per la raccolta. La varietà più coltivata è la Mortarella, dal latino “mortarium”, ovvero la ciotola che veniva utilizzata per schiacciare e macinare alimenti, spezie o altro, grazie all’ausilio di un pestello.

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Avella la bella, Avella l’eterna. Cosa visitare ad Avella?

Avella-Avellino – Museo Mia (Fonte Ufficio Siat)

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Se arrivi ad Avella, paesino di quasi 8 mila persone in Provincia di Avellino, non puoi esimerti nel visitare le bellezze archeologiche della Città D’Arte.

Antiteatro e Tombe Romane, la storia di Avella è stata influenzata dall’espansione romana. Venne sottratta ai sanniti, con non poche battaglie e spargimenti di sangue, in quanto era considerata una “terra di mezzo” per la sua posizione geografica e per il fatto che fosse molto fertile e ricca. L’Anfiteatro fu edificato tra il I ed il II secolo a.C. e quando Avella giurò fedeltà a Roma divenne prima Municipio e poi Federata. L’arena dell’Anfiteatro ha una forma ellittica perfetta, interrata come quella di Pompei. Qui si svolgevano i ludi ed in seguito i combattimenti tra i Gladiatori, acclamati da una folla di 3000 persone. Le Tombe Romane risalgono al I e il II secolo a.C. sono dei veri e propri Monumenti Funerari costruiti ad Ovest della città, Avella ne possiede quattro.

Il Castello, è situato nella parte Sud-Orientale del paese su di una collina a 320 mt sul livello del mare. Le mura, perfettamente conservate ancora oggi, sono ricche di storia ed evocano i ricordi del passato, quando i primi insediamenti iniziarono a vivere lungo la riva del Fiume Clanio. Il Castello era la residenza fortificata del feudatario, fu costruito in epoca normanna e successivamente insediato dai Longobardi.

Il Centro Storico ed il Palazzo Baronale, decisamente più urbanizzato era il foro romano, abbandonato dopo la caduta dell’Impero romano e ripopolato nel 600. L’edificio venne costruito nel 1534 per volere dei Colonna (famiglia di Avella) e ristrutturato nel 1555 da Carlo Spinelli, attualmente è sede del Municipio. All’interno della struttura emerge un giardino meraviglioso, il giardino Livia Colonna, realizzato nel 1734-35 su disegno di Luigi Vanvitelli. Tra gli arbusti secolari emerge un platano, simbolo di forza e vigore del paese.

MIA Avella, a giugno di quest’anno è stato inaugurato il Museo Immersivo e Archeologico, ubicato presso il Palazzo Baronale. Questo progetto rientra nel piano di valorizzazione territoriale Sistema Irpinia, è un percorso multimediale a tappe dove proiezioni, suggestioni grafiche, quadri parlanti e realtà virtuale avanzata, fanno rivivere Avella dai primi insediamenti sul territorio, passando per l’Abella romana, il Medioevo, l’800 e l’Avella moderna.

Avella-Avellino – Giardino Livia Colonna (Fonte Ufficio Siat)

Passeggiando per il centro del paese e spostandosi leggermente verso la periferia (zona Fusaro) sarà possibile visitare le Chiese di Avella, caratterizzate da affreschi influenzati da chi ha vissuto in questo paese ed ha contribuito alla sua crescita.

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