Quota 100 è uno degli argomenti più discussi degli ultimi tempi, il sito dell’Ansa ha riportato alcuni numeri che lasciano pensare
La pensione è uno degli argomenti più discussi da tutti, ci sono regole e leggi che delineano questo step post-lavoro ma ciò nonostante c’è sempre chi ha mille dubbi al riguardo.
Nel corso degli anni i Governi, che hanno guidato il nostro Paese, hanno attuato una serie di riforme sulla pensione e tra queste c’è Quota100. Si tratta di avere la possibilità di andare in pensione a 62 anni, solo se si possiedono almeno 38 anni di contributi, secondo il decreto legge n.4/2019 – Capo II art. 14.
Quota 100: il Report del 2021
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Il 31 dicembre 2021 scade Quota 100 e tutte quelle persone che non avranno fatto richiesta non avranno più modo di farla. La riforma è stata inserita dalla Lega, ma sta per andare in fumo visto che il Governo attuale non la riconfermerà.
Secondo quanto si legge sul sito dell’Ansa fino al 31 agosto 2021 l’Inps ha registrato più di 341.000 domande di Quota 100. La spesa sostenuta fino ad oggi e prevista per fino al 2030 è di oltre 18,8 miliardi fino al 2030.
Il report Inps spiega che due terzi delle richieste riguardano i lavoratori fino ai 63 anni. Inoltre, il 69,3% delle persone che hanno fatto la domanda risulta essere uomo.
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, quelli andati in pensione con Quota 100 sono 107.237, mentre 166.282 sono i dipendenti privati e 67.609 gli autonomi.
Quelli andati in pensione con Quota 100 e con 62 anni sono stati in totale 151.849, mentre 3.759 non li avevano ancora compiuti.
La scadenza per i professori statali era previsa il primo settembre anche se non hanno ancora compiuto gli anni.
Quindi per chi avesse ancora una possibilità, non resta che affrettarsi a fare la richiesta all’Inps che, una volta analizzati i requisiti e i dati del diretto interessato, accoglierà o meno la domanda che andrà ad aggiungersi a tutte quelle riportate sul Report.