Il crollo e l’inondazione della miniera di carbone risale allo scorso 14 agosto: 21 persone erano rimaste intrappolate.
All 19 workers who were trapped after flooding at a coal mine in Qinghai Province in August have been found dead, state media Xinhua reported Monday https://t.co/12vjSvPHCU
— Bloomberg Energy (@BloombergNRG) September 14, 2021
Risale a circa un mese fa, il 14 agosto, la data del crollo e dell’inondazione di una miniera di carbone nella città di Reshui, in Cina. La notizia, annunciata dalle autorità e dai media locali, trovò immediata conferma nel comunicato dell’ufficio provinciale per la gestione delle emergenze: la tragedia si è consumata nella provincia nordoccidentale del Qinghai, nella prefettura autonoma tibetana di Haibei, poco dopo le ore 12:00 locali (le 6:00 del mattino in Italia): 21 minatori intrappolati nel sottosuolo.
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Concluse le operazioni di ricerca: nessun superstite tra i restanti 19 minatori
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Il bollettino si arrestò al 14 agosto: degli unici due minatori estratti solo uno è riuscito a sopravvivere. Da quel giorno, gli altri 19 sono rimasti intrappolati tra le frane e le inondazioni di fango della miniera. Lo scorso lunedì 13 settembre, la triste dichiarazione: nessun superstite. Le attività di soccorso e ricerca, durate una trentina di giorni, si sono concluse a quasi un mese esatto della tragedia.
La vasta operazione ha richiesto la mobilitazione di una squadra di oltre 1.000 persone, impegnate a scavare nella miniera ubicata sul vasto altopiano del Ginghai-Tibet, soprannominato come “il tetto del mondo.” I soccorritori e i vigili del fuoco hanno lavorato a un’altitudine di oltre 3.800 metri, in una regione scarsamente popolata e dal clima particolarmente rigido fino a questo lunedì, con la dichiarazione ufficiale delle 19 vittime prelevate dal sottosuolo. Il drammatico bollettino è stato annunciato alla televisione di stato CCTV: “tutti i minatori intrappolati sono stati trovati […] nessuno di loro è sopravvissuto.”
Non è la prima volta che si verificano simili incidenti nelle miniere del territorio cinese. Secondo quanto sottolineano i media ufficiali, gli standard e le normative di sicurezza sono spesso poco rispettati all’interno dei confini della Repubblica Popolare Cinese. Lo scorso gennaio i soccorsi hanno salvato altri 11 minatori, anche loro rimasti intrappolati per due settimane nel sottosuolo della provincia di Shandong.
Ancora, il mese seguente altri 10 uomini sono morti nella stessa zona a seguito del crollo di una miniera d’oro.
Fonte Punch Newspapers