Neonato ritrovato morto nel cestino della spazzatura di un treno

Il corpicino senza vita è stato rinvenuto nella notte di lunedì, 13 settembre, a Marsiglia, lo ha riferito la polizia locale martedì.

Macabra scoperta alla stazione Saint-Charles di Marsiglia, nel dipartimento francese delle Bocche del Rodano. La notizia è stata confermata dalla gendarmeria locale. La fonte ufficiale riporta l’orario del rinvenimento: erano le prime ore del mattino di lunedì (13 settembre) quando gli inservienti hanno lanciato l’allarme: “intorno alle 2:30 del mattino, il corpo senza vita di un neonato, nudo, è stato trovato in un cestino della spazzatura su un treno Ouigo.”

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L’esito dell’autopsia e l’avvio all’inchiesta

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“Gli addetti alle pulizie che puliscono il treno durante la notte hanno scoperto nella toilette di uno dei vagoni il corpo di un neonato, un ragazzino nascosto in un cestino della toilette.“, ha precisato in un comunicato la procura di Marsiglia. Le informazioni trovano conferma nei notiziari locali: il corpicino senza vita è stato ritrovato su un treno proveniente da Lille.

Contattata dall’Agence France Presse (AFP), la Société nationale des chemins de fer français (SNCF) – la compagnia ferroviaria francese) – ha confermato la notizia: il convoglio era arrivato a Marsiglia poco prima delle 21:00 da Lille. Secondo quanto riferito dalle fonti ufficiali, insieme al piccolo gli addetti alle pulizie della stazione hanno ritrovato anche pezzi di carta igienica con tracce di sangue, dettaglio confermato “senza ulteriori dettagli” dalla prefettura dipartimentale.

Secondo l’ultima dichiarazione rilasciata dalla procura, “l’autopsia ha rivelato che poche ore prima del rinvenimento il corpo aveva respirato: il bimbo era nato vivo e vegeto.“ L’età del bimbo e le circostanze della sua morte non sono ancora note. In merito, le autorità hanno annunciato l’avvio alle indagini: l’inchiesta è stata affidata ai poliziotti della Sicurezza dipartimentale di Marsiglia.

Nello scorso febbraio i genitori di un bimbo di 4 mesi, morto all’ospedale di Nizza (Alpes-Maritimes), erano stati incriminati per “omicidio doloso aggravato” e “violenza aggravata”.

Fonte Actu17, L