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Casi

Scomparsi | Antonio Della Rocca: una 500 bruciata e una verità mai venuta a galla

Antonio Della Rocca è scomparso da Caiazzo (Caserta) il 24 maggio del 1979: uscì di casa per recarsi dalla sua fidanzata e non vi fece mai più ritorno.

Antonio Della Rocca (screenshot Chi l’ha visto?)

Un bacio alla fidanzata, la promessa di rivedersi l’indomani, una vita davanti che i due non vedevano l’ora di trascorre insieme. Tutti sogni andati in frantumi con la stessa violenza di quando un grande specchio si rompe e lascia in terra pezzi taglienti e non più ricomponibili. Questa l’immagine che la storia restituisce del caso di Antonio Della Rocca, un ragazzo di 19 anni – gran lavoratore e con la testa sulle spalle- svanito nel nulla il 24 maggio del 1979 da Caiazzo (Caserta). Un giallo il suo che dopo 40 anni ancora grida a gran voce verità.

Antonio Della Rocca scomparso da Caiazzo (Caserta) il 24 maggio del 1979

Antonio Della Rocca aveva 19 anni quando scomparve nel nulla. Un ragazzo dai sani principi, gran lavoratore, legato alla sua famiglia ed innamorato perdutamente della sua fidanzata.

Antonio Della Rocca (screenshot Chi l’ha visto?)

Così coinvolto da quella storia d’amore che ogni sera si recava in casa della ragazza e trascorreva con lei delle ore per poi salutarla e rientrare puntuale in casa per le 22. Anche quel 24 maggio del 1979 le cose iniziarono come quotidianamente accadeva.

Antonio salutò i genitori, salì a bordo della sua Fiat 500 nera e si recò a Villa Santa Croce. Da quel momento in poi gli eventi, però, presero tutt’altra piega. Era ormai mezzanotte e la famiglia iniziò a preoccuparsi del mancato rientro del giovane. Non era da lui non rispettare gli orari e soprattutto non avvisare nell’eventualità in cui avesse tardato.

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La madre ed il padre decisero, quindi, – riporta la redazione di Paese News– di farsi prestare un’auto e raggiungere casa della fidanzata del figlio. Giunti presso l’abitazione della ragazza, la famiglia di lei disse che Antonio come di consueto era andato via intorno alle 21. Dopo una notte di vane ricerche, la coppia decise di ritornare a Villa S. Croce, ma pare che in quell’occasione i parenti della fanciulla non vollero riceverli. Una circostanza a loro risultata sospetta. Decisero, quindi, di sporgere denuncia di scomparsa. Gli inquirenti scandagliarono la zona, ma senza alcun esito. Le indagini sulla scomparsa di Antonio giungono ad un punto morto. A pochi mesi dalla scomparsa, i genitori della fidanzata del 19enne vengono arrestati. L’accusa? Simulazione di reato. La coppia avrebbe, infatti, inscenato una rapina in casa propria. Stando a quanto riportato da Paese News, i due vennero condannati a 3 anni di reclusione. A 2, invece, la figlia per falsa testimonianza. Coinvolti anche altri parenti i quali dichiararono che la sera del 24 maggio i due coniugi fossero loro ospiti, circostanza smentita dagli inquirenti.

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Aldilà di tale vicenda, del giovane Antonio non si ebbe alcuna notizia. Almeno fino a quando un commerciante del paese non ricevette una agghiacciante telefonata. “Cercate Antonio e la sua auto nei pressi del fiume Volturo”. Un filmine a ciel sereno che effettivamente si rivelò essere un’indicazione corretta. Dopo una prima ispezione, in cui non venne ritrovato alcunché, quella misteriosa voce si fece risentire, indicando proprio il punto esatto in cui cercare. Ed effettivamente, giunte sui luoghi, le Forze dell’Ordine trovarono la 500 nera di Antonio. Sulla carrozzeria fori di proiettile, riporta Paese News, ma all’interno nessuna traccia di sangue. Nell’abitacolo solo una scarpa ed il portafogli del ragazzo.

Qui una breve digressione, poco tempo prima di sparire – nel mese di gennaio– il ragazzo era in casa della fidanzata e gli venne rubata propria la piccola utilitaria poi data parzialmente alle fiamme. Fortunatamente i danni non erano così gravi e l’auto fu rimessa in sesto. Una circostanza che non turbò, forse quanto avrebbe dovuto, il giovane Antonio il quale non si curò particolarmente dell’accaduto.

Purtroppo, tornando alle indagini sulla scomparsa, nonostante l’imbeccata, non venne rinvenuto il corpo del 19enne. Ad oggi, nonostante siano trascorsi più di 40 anni, cosa sia stato di Antonio resta un mistero.

Per la famiglia non si sarebbe mai allontanato volontariamente ed il suo è un caso che chiede giustizia. Ad occuparsene anche la redazione di “Chi l’ha visto?” impegnatasi su richiesta della famiglia a dissipare le ombre su quanto accaduto nel 1979.

(Getty Images)

Nonostante l’impegno profuso da tutti, la famiglia Della Rocca non ha ancora ricevuto la sua tanto anelata verità. Di Antonio resta solo il profondo e vivido ricordo.

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