Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 16 settembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pochi minuti fa, sul proprio sito, il Ministero della Salute ha pubblicato il consueto bollettino relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati di oggi, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono 4.623.155, ossia 5.117 in più rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi pari a 116.342 (-2.145), così come i ricoveri in terapia intensiva: 531 in totale e 9 in meno di ieri. I guariti complessivi ammontano a 4.376.646 con un incremento di 7.193 unità rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 67 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime in Italia a 130.167.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 1 caso, in quanto già segnalato da altra Regione. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 1 caso a seguito di un test positivo rimosso dopo revisione del caso. La Campania specifica che un deceduto è da riportarsi al 13 agosto. Infine, la Regione Sicilia segnala che 6 dei decessi comunicati in data odierna si riferiscono ai giorni scorsi.
Stando al bollettino diramato nel pomeriggio di ieri, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.618.040.
Scendeva il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 118.487, così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 540 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.369.453. Purtroppo si aggravava il bilancio delle vittime in Italia che portavano il totale a 130.100.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 15 settembre: 4.830 nuovi casi e 73 vittime
Secondo l’aggiornamento della giornata di martedì, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 4.613.214. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 122.340, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 554 in totale. I guariti erano 4.360.847. Il bilancio delle vittime totale saliva a 130.027.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 14 settembre: 4.021 nuovi casi di contagio e 72 decessi
In provincia di Arezzo sarebbe accaduto un episodio a dir poco singolare. A sei persone, riporta la redazione di Virgilio Notizie sarebbe stata iniettata della soluzione fisiologica, invece che il vaccino anti-Covid. Nello specifico, all’interno della siringa, sarebbe stata inserita solo la soluzione che viene impiegata per diluire il siero.
“È importante chiarire che si è trattato di un errore umano” queste le parole di Anna Beltrano, direttrice del Distretto Sanitario della Valdichiana, fugando ogni dubbio circa inquietanti teorie complottiste e affini.
Ad accorgersi dell’errore sarebbe stata un’infermiera che immediatamente avrebbe dato comunicazione dell’accaduto alla direttrice. In sostanza, riporta Virgilio Notizie citando il comunicato della struttura, nel predisporre il materiale, il personale avrebbe aspirato la fisiologica utile a diluire il siero ed anziché inserirla nella fiala piena l’avrebbe messa in quella utile esclusivamente ad individuare in modo corretto il lotto delle tre dosi già pronte. Nessun rischio per chi ha ricevuto la fisiologica, la soluzione non ha alcun tipo di riverbero sulla salute.
La campagna vaccinale prosegue spedita in tutto il Pianeta (o meglio, in quella porzione di Paesi ricchi che possono permettersi di acquistare le dosi di vaccino). In testa, ci sarebbe la Cina con il 69% della popolazione che ha completato l’intero ciclo. A seguire, il Regno Unito, l’Unione Europa ed infine gli Stati Uniti. Andando ad approfondire, riporta Skytg24, prima in Europa sarebbe la penisola Iberica, mentre gli ultimi due Paesi Romania e Bulgaria.
Il ritorno in aula pare abbia già iniziato a dare non pochi problemi. In alcune zone già, infatti, si sarebbe tornati con la didattica a distanza. Al momento sarebbero circa 100 le classi in quarantena, riporta Yahoo notizie, su un totale di oltre 400mila. In Trentino Alto Adige sarebbero otto le classi in cui si sarebbero registrate delle positività. A Milano, invece, circa una trentina.
La nuova prassi prevede che gli alunni vaccinati venuti a contatto con i positivi dovranno rimanere a casa per una settimana e poi effettuare un tampone che gli consentirà il rientro solo in caso, ovviamente, di esito negativo. Per gli scolari non vaccinati, l’attesa prima del test dovrà essere di 10 giorni.
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