Le autorità locali hanno risarcito quasi 250 persone, criminalizzate da tempo per la loro omosessualità a causa di un articolo del codice penale tedesco.
Le autorità governative della Germania hanno annunciato il prosieguo del riparamento giudiziario del 2017: finora quasi 250 persone di orientamento omosessuale sono state risarcite poiché ingiustamente incriminate e considerate “contro natura” a causa di una legge discriminatoria. Risalente alla fine del XIX secolo, la normativa – che prevedeva l’incriminazione e la persecuzione dei rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso – è conosciuta come il “paragrafo 175″. Noto formalmente come § 175 StGB, l’atto è rimasto in vigore dal 15 maggio 1871 al 10 marzo 1994, data della sua abrogazione ufficiale.
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La legge discriminatoria venne emendata diverse volte e si inasprì sotto il Terzo Reich. Introdotto nel 1871 con l’Unità tedesca, l’atto legislativo fu ripreso e rafforzato dal governo nazista, ma lo stigma giudiziario continuò a essere applicato persino dopo la seconda guerra mondiale. Nello specifico, l’articolo 175 discriminava le coppie dello stesso sesso condannandole a dieci anni di lavori forzati: almeno 42mila omosessuali furono deportati e internati nei campi di concentramento. Da allora il vergognoso paragrafo ha provocato circa 68.300 condanne in entrambi gli stati tedeschi. L’abrogazione del “crimine dell’omosessualità“ avvenne nel 1969, ma la sua effettiva abolizione risale solamente al 1994, con il ritiro definitivo del paragrafo dal codice penale tedesco.
Secondo quanto riportano le fonti ufficiali, le incriminazioni discriminatorie sono state abolite ufficialmente dai legislatori tedeschi nel 2017, data di avvio alla reintegrazione delle vittime, con un risarcimento pari a 3.000 euro per condanna, 1.500 euro in più per ogni anno passato in carcere. Nel 2019 la politica di riparazione è stata difatti estesa anche agli incriminati condannati alla custodia cautelare. Il risarcimento comprende anche il versamento annuo di 500mila euro alla fondazione Magnus Hirschfeld. Secondo quanto riporta la fonte ufficiale dell’Ufficio federale di giustizia di questo lunedì (13 settembre), fino a fine agosto sono state risarcite 249 vittime: finora sono stati versati 860.000 euro (poco più di 1 milione di dollari).
Fonte ABC News
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