Morto il leader del gruppo jihadista Daesh, ucciso dalle forze francesi

Lo ha riferito su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron: “un altro grande successo nella lotta contro i terroristi nel Sahel.”

Adnan Abou Walid al-Sahraoui, il leader del gruppo jihadista Daesh nel Grande Sahara (IS-GS), è stato neutralizzato e ucciso dalle forze francesi. Lo ha riferito al web il presidente Emmanuel Macron. Su Twitter, l’account ufficiale del capo di Stato francese riporta la notizia: “Adnan Abou Walid al Sahraoui, capo del gruppo terroristico Stato islamico nel Grande Sahara, è stato neutralizzato (“ucciso”, ha precisato in seguito l’Eliseo) dalle forze francesi. Questo è un altro grande successo nella nostra lotta contro i gruppi terroristici nel Sahel.”

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Il leader è stato neutralizzato dai membri dell’operazione Barkhane

 

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La notizia trova conferma nel tweet del ministro delle Forze armate francese Florence Parly: il leader del gruppo jihadista Daesh “è morto in seguito a un attacco delle forze Barkhane.” – ha annunciato l’alto funzionario nella conferenza stampa di questo giovedì (16 settembre). L’operazione Barkhane è la missione anti-insurrezione contro i gruppi terroristi del Sahel, avviata dal 2014 sotto la guida dell’esercito francese. Il politico ha elogiato il “colpo decisivo alla coesione” del gruppo terroristico:costituisce il culmine di una lunga serie di neutralizzazioni e catture che arrestano permanentemente l’alto comando dell’organizzazione islamica. […] La nostra lotta continua.”

Nato nel 2015 dalla scissione all’interno del gruppo militante Al-Mourabitounda, il gruppo terroristico di ideologia islamista e salafita è divenuto nel gennaio 2020 ilnemico prioritario nel Sahel perché designato come principale promotore della maggior parte degli attacchi nella cosiddetta regione delle tre frontiere, la vasta distesa che copre i territori tra Mali, Niger e Burkina Faso. Adnan Abou Walid al-Sahraoui, ex membro del Fronte Polisario e del movimento jihadista Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM), ordinò personalmente l’attacco contro i soldati americani (2017) e l’assassinio di sei operatori umanitari francesi e delle loro guide e autisti locali in Nigeria (9 agosto 2020).

Dopo più di otto anni di impegno significativo sul territorio, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato a giugno la riduzione della presenza militare francese nel Sahel e la fine dell’operazione anti-jihadista Barkhane a favore di un’alleanza antiterrostica internazionale. “Questa sera il pensiero della Nazione va a tutti i suoi eroi caduti per la Francia nel Sahel durante le operazioni Serval e Barkhane, alle loro famiglie in lutto e a tutti i feriti. Il loro sacrificio non è vano. Continueremo a lottare a fianco dei nostri alleati africani, europei e americani.

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Attacco Isis – FOTO Getty Images

Oltre alla riduzione della presenza militare francese nel Sahel, nel mese di lulgio il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato la chiusura entro la “seconda metà dell’anno 2021″ delle basi francesi nel nord del Mali.

Fonte Sud Ouest

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