Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 19 settembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha diramato il consueto bollettino relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese da oltre un anno. Stando ai dati di oggi, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.636.111 con un incremento di 3.838 unità rispetto a ieri. Tornano in crescita i soggetti attualmente positivi che ammontano a 113.536 (+496), così come i pazienti in terapia intensiva: 530 in totale e 11 in più di ieri. I guariti complessivi sono 4.392.265, ossia 3.314 in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 26 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime totale a 130.310.
La Regione Calabria, si legge nelle note, segnala che 2 casi a domicilio sono stati eliminati perché risultati doppi. Il Friuli Venezia Giulia ha eliminato 2 casi dal totale dei positivi: 1 a seguito di un test antigenico non confermato dal successivo test molecolare, e 1 in seguito a revisione. La Provincia Autonoma di Bolzano specifica che 33 degli 81 nuovi positivi dichiarati oggi derivano da test antigenici confermati da test molecolare.
Secondo il bollettino di ieri del Ministero della Salute, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.632.275.
In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 113.040. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 519 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 4.388.951. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 130.284.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 18 settembre: i dati della pandemia di oggi in Italia
Stando al bollettino di venerdì, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.627.699. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi pari a 114.271, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 525 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.383.195. Purtroppo si aggrava ancora bilancio delle vittime: 130.233.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 17 settembre: 4.552 nuovi casi e 66 morti
Il Governo ha deciso di estendere l’obbligo del Green Pass a tutti i lavoratori che si tratti di impiegati nel pubblico o nel privato. Una decisione che praticamente ha abbracciato 23 milioni di persone e che si è immediatamente riverberato sulle prenotazioni.
Stando a quanto dichiarato dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo – riporta Skytg24- a livello nazionale si sarebbe registrato un aumento di somministrazioni che oscilla tra il 20 ed il 40%. Nel corso della giornata di ieri, sabato 18 settembre, si sarebbe riscontrato un incremento del 35% di prime dosi rispetto al sabato precedente.
Ormai, ha proseguito Figliuolo, l’accesso negli Hub è libero quindi i prossimi giorni saranno vitali per comprendere l’effettivo trend.
La Ministra Mariastella Gelmini ha espresso il suo grande entusiasmo per il risultato raggiunto sull’estensione dell’obbligo di Green Pass. Una strategia che se dovesse dare i frutti sperati, scongiurerà l’ipotesi di un possibile obbligo vaccinale.
La Gelmini, stando a quanto riporta Fanpage, si è detta fiduciosa e ripone le sue speranze nella popolazione. Se l’85% di quest’ultima, in autunno, sarà vaccinata allora si potrà tornare a parlare di normalità con anche la possibilità di veder riaprire le discoteche.
Il Green Pass sarebbe uno strumento – ha affermato la Ministra- con cui viene protetta la vita, il lavoro e tutto il comparto economico. Un sacrificio che, però, porterà ad un grande beneficio.
Secondo un recente studio, condotto dal Centers for Disease Control and Prevention il vaccino Pfizer nei primi quattro mesi di copertura garantirebbe un’efficacia pari al 91% nel prevenire le ospedalizzazioni, dopo di che la barriera calerebbe drasticamente sino al 77%. Stando a quanto riferito dalla redazione di Open, sempre in forza dello studio sarebbe emerso come – invece- il vaccino Moderna, dopo quattro mesi continuerebbe a mantenere il suo standard iniziale.
Il Premier Israeliano Naftali Bennett ha affermato che a breve anche gli Stati Uniti inizieranno a somministrare le terze dosi di vaccino. Stando a quanto riporta Fanpage, gli States avrebbero ottenuto parere favorevole dalla Food and Drug Administration (Fda) per partire con i richiami agli over 65 ed ai soggetti ritenuti fragili.
Per Naftali Bennett, gli Usa starebbero quindi seguendo la strategia israeliana e che, quindi, a breve la platea di soggetti richiamati a terza dose sarà di certo ampliata.
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