Uno dei candidati del Pd alle prossime regionali in Calabria risulterebbe indagato nel processo Miramare: si tratta dell’assessore ai Lavori Pubblici di Reggio Calabria Giovanni Muraca.
Una notizia che piomba sul Pd come un fulmine a ciel sereno, quella riguardante la presunta iscrizione nel registro degli indagati – nel caso Miramare – di uno dei suoi candidati alle prossime elezioni che si terranno in Calabria. Si tratta di Giovanni Muraca, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria, il quale ora sarebbe in attesa di giudizio.
In grande difficoltà la candidata alla Presidenza Amalia Bruni, la quale aveva parlato di un rigido codice etico secondo cui tutti coloro i quali avessero avuto procedimenti penali pendenti non avrebbero corso tra le sue fila. Imbarazzo tra i Dem, dunque, che adesso sottolineano come la questione sarà valutata con priorità.
Risulterebbe indagato nel caso Miramare l’assessore ai Lavori Pubblici di Reggio Calabria, Giovanni Muraca ora in lista con il Pd per le prossime votazioni regionali.
Una circostanza difficile da digerire per i Dem e per la sua candidata presidente Amalia Bruni che, nel corso della stesura delle liste, aveva deciso di escludere tutti coloro i quali risultavano avere procedimenti penali in corso.
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Stando a quanto riporta la redazione di CNews, la Bruni sarebbe sembrata sconvolta dalla notizia, appresa peraltro dai media. “Questa di Muraca è una notizia giunta adesso, ed è difficile da digerire. Sul caso procederà la magistratura, è ovvio” queste le parole della candidata Presidente per la Regione Calabria, la quale ha tenuto a precisare come la vicenda non sarà sottovalutata.
Dello stesso avviso Carlo Tansi (Tesoro di Calabria) uno dei più grandi sostenitori del codice etico che come la Bruni, ammette di essere venuto a conoscenza del quadro di Muraca solo adesso dai media. “Apprendo dalla stampa che nelle liste del PD della Circoscrizione sud, risulta candidato – riporta La Cnews- una persona rinviata a giudizio nel processo Miramare, sembrerebbe per abuso d’ufficio” queste le parole di Tansi.
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Il vertice di Tesoro di Calabria ha poi proseguito affermando che adesso i loro avversari politici starebbero cavalcando l’onda della notizia, creando non pochi disagi al partito ed agli elettori.
La richiesta di Tansi, in chiosa, è una: la Bruni, da lui ritenuta persona di grande caratura morale, valuti attentamente la questione. E che se dovessero sussistere effettivamente condizioni ostative alla candidabilità di Muraca, di prendere distanze “politiche e morali”. Qualora, invece, così non dovesse essere, ha tuonato Tansi, allora che la Bruni si avvalga del diritto di replica e smentisca tale falsità.
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