Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 20 settembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando al bollettino odierno del Ministero della Salute, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza salgono a 4.638.516 con un incremento di 2.407 unità rispetto a ieri. In calo il dato dei soggetti attualmente positivi che ammonta a 112.514 (-1.022), così come quello dei pazienti in terapia intensiva ad oggi 523 (-7). I guariti complessivi sono 4.395.648, ossia 3.383 in più di ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime in Italia con 44 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 130.354.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha eliminato un caso dal totale dei positivi, diagnosticato con antigenico non confermato da molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto un caso, a seguito di un test positivo rimosso dopo revisione del caso.
La Campania specifica che 5 decessi registrati oggi sono accaduti in un periodo antecedente le ultime 48 ore. La Regione Sicilia, infine, segnala che tra i decessi comunicati in data odierna, alcuni si riferiscono ai giorni scorsi.
Stando ai dati diffusi ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.636.111.
Tornavano in crescita i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 113.536, così come i pazienti in terapia intensiva: 530 in totale. I guariti complessivi erano 4.392.265. Il bilancio delle vittime totale a 130.310.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 19 settembre: 3.838 nuovi casi di contagio e 26 vittime
Stando al bollettino di sabato, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.632.275. In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 113.040. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 519 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 4.388.951. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 130.284.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 18 settembre: i dati della pandemia di oggi in Italia
Con la terza dose del vaccino Pfizer, diminuirebbero significativamente contagi e manifestazioni gravi del Covid. Questo quanto emerso da una analisi dei dati condotta dal Ministero della Salute israeliano e divulgata tramite la pubblicazione sul New England Journal of Medicine.
Il periodo di tempo preso in considerazione andrebbe dal 30 luglio al 31 agosto, ed il cluster ricomprenderebbe 1,13 milioni di over 60 diviso in due sottogruppi. Il primo a cui è stata somministrata la terza dose ed il secondo quello che ne ha ricevute solo due.
In relazione alla variante Delta, riporta Ansa, la ulteriore dose implementerebbe la copertura a circa il 95%, ossia la stessa percentuale di protezione del ciclo vaccinale quando circolava la Alfa. Nello specifico, i dati avrebbero mostrato come a 12 giorni dalla terza dose il tasso di infezione era minore dell’oltre 11% rispetto a chi non l’aveva ricevuta. Mentre era -19,5% con riferimento alle manifestazioni gravi.
Un ragazzo di 16 anni ha vinto la battaglia legale intentata contro il padre, contrario a che si sottoponesse al vaccino. Il giudice tutelare di Arezzo – riporta Il Sole 24 Ore– avrebbe accolto le ragioni del giovane, disponendone la vaccinazione e richiedendo al personale sanitario dell’hub di procedere con l’acquisizione del consenso del 16enne e di quello dell’altro genitore, invece, concorde alla somministrazione.
Una sentenza rivoluzionaria, ha affermato l’avvocato del minore perché inusualmente ha emesso una misura cautelare riconoscendo l’urgenza del giovane e senza imporre, come da codice, la notifica del controricorso alla parte e la fissazione dell’udienza di discussione.
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature, sarebbe emersa una nuova ipotesi circa l’origine del Covid. Stando a quanto si legge su Agrigento Notizie, è possibile che il virus abbia fatto più volte il cosiddetto salto di specie e ciò lo si sarebbe eventi dalle analisi effettuate dai genomi prelevati da soggetti contagiati all’inizio della diffusione del virus.
Ciò implicherebbe che il Covid potrebbe essere partito da diversi mercati. Inoltre, con questo studio sarebbe stata nuovamente esclusa la possibilità che il Sars-Cov2 sia scappato da un laboratorio. Il report, ora è in attesa di essere revisionato da altri studiosi.
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