Vittoria di misura e in rimonta per il PSG stellare di Mauricio Pochettino che liquida il Lione per 2-1. Nonostante il successo però non sono mancati i “grattacapi” tra gli addetti in campo.
Ieri si è chiusa la sesta giornata del Campionato di “Ligue 1” con i campionissimi del Paris Saint Germain che hanno inanellato l’ennesimo successo col “brivido”.
Ora i parigini sono a punteggio pieno con 18 punti all’attivo, anche se si prevedono tempi duri per la rosa a disposizione del tecnico, ex Tottenham, Mauricio Pochettino.
La difficile gestione di così’ tante “prime donne” in squadra non è impresa semplice per l’argentino. I risultati sul campo per ora gli danno ragione ma gestire i malumori dei singoli calciatori abituati ad avere la scena tutta per sè, ad oggi appare ancora un’utopia.
E’ questa la sfida più grande per Pochettino, che durante la gara con il Lione, al termine della quale è arrivato il successo in rimonta per 2-1 si è trovato una “doppia palla” bollente da gestire, legata all’asse Neymar-Messi
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Il Paris Saint Germain di Pochettino era reduce da una prestazione opaca in Champions League, in quel di Bruges, fermato sull’1-1 e con tante incognite da risolvere.
Il tecnico, in conferenza stampa post gara aveva tuonato con un “Non siamo una squadra” il momento dei parigini. Le forti parole del coach, ex Tottenham, nonostante il successo per 2-1 sul Lione avvenuto quattro giorni dopo, sarebbero state vittime di una simil “vendetta” dei suoi ragazzi in campo.
La polemica è sorta in occasione del momentaneo gol del pareggio della sfida al “Parco dei Principi”. Calcio di rigore assegnato in favore dei padroni di casa. Il pallone è tra le mani di Neymar, che da lì a poco realizzerà l’1-1, ma la “Pulce” non sembra gradire dallo sguardo perplesso.
In allenamento i patti erano chiari. L’ex Santos ha la priorità nei tiri dagli undici metri. Ma in casa PSG nessuno aveva fatto i conti con le abitudini del nuovo “30” parigino. La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” si è poi verificata al momento della sostituzione di Messi, rilevato dall’ex Inter, Hakimi.
In quella occasione, l’ex “10” blaugrana guadagna l’uscita dal campo, laddove c’era il suo nuovo allenatore, pronto a stringergli la mano per l’ottima prestazione disputata.
Leo, d’altro canto sembrava ancora scosso e indignato in cuor suo per non aver tirato quel rigore. Poi quel arrivato il cambio non affatto gradito che ha suscitato una reazione col broncio, scambio di sguardi infuocati e rifiuto della mano al suo allenatore.
Insomma la vittoria ai danni del Lione sembra davvero essere passata in secondo piano rispetto alla cosiddetta prima “grana” ufficiale scoppiata all’interno del lussuosissimo ambiente parigino. Cosa ne verrà fuori il prossimo futuro? Mauricio Pochettino è già sulla graticola, pronto a pagare per tutti?