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Esteri

Vendevano droga su Snapchat: la polizia smantella fitta rete di spacciatori

Il traffico spacciava cannabis e cocaina sulla nota piattaforma social: i due principali membri della rete sono stati arrestati lo scorso venerdì.


La polizia di Tolosa ha smantellato una fitta rete di spacciatori. Lo ha riferito Le Figaro: stando a quanto si legge nel media francese, i criminali utilizzavano la piattaforma social Snapchat per coordinare un traffico “su larga scala” di stupefacenti. La droga, principalmente cannabis e cocaina, veniva venduta direttamente sulla nota applicazione di messaggistica istantanea multimediale. Creata esattamente 10 anni fa, nel settembre 2011, l’app ha largo uso tra i giovanissimi. Il servizio consente la condivisione di contenuti (foto e video) per un periodo di tempo limitato a 24 ore.

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Il 17 settembre 2021 gli investigatori dell’Ufficio antidroga (OFAST –  Office anti stupéfiants) hanno arrestato sei persone sospettate di essere coinvolte in una massiccia rete virtuale di traffico di droga. Secondo quanto riporta la dichiarazione ufficiale della procura di Tolosa, un indagato avrebbe attirato l’attenzione degli agenti perché solito “viaggiare a bordo di veicoli lussuosi”, dal costo troppo elevato rispetto al reddito ufficialmente dichiarato. L’inchiesta era stata aperta nel maggio 2021. La fitta rete coinvolge tre comuni dell’area metropolitana di Tolosa: Tournefeuille, Plaisance-du-Touch e Colomiers.

Il principale sospettato, già coinvolto “in altri due occasioni relativi a traffico di droga e altre attività illegali”, risalenti al 2003 e al 2016, era adibito al reperimento della clientela sulla famosa applicazione di messaggistica istantanea. Al suo fianco, un complice che “deteneva i prodotti nella propria abitazione.” Il collega distribuiva inoltre la merce ai clienti su ordine dell’organizzatore e coordinava le consegne ai corrieri coinvolti nella rete. Oltre all’ingente quantità di stupefacenti, durante le perquisizioni la polizia “ha scoperto anche una significativa quantità di denaro contante e diversi gadget solitamente riservati alla polizia, quali fascette delle forze dell’ordine, segnalatori lampeggianti, passamontagna, manette e custodie per pistole.”

Nel caso Snapchat sono coinvolti altri quattro criminali, accusati di aver contribuito all’organizzazione di attività illegali in qualità di addetti alle consegne.

WhatsApp ed altre applicazioni (getty images)

Le sei persone sono state arrestate il 17 settembre: i due membri principali della rete sono stati portati davanti al giudice istruttore lo scorso venerdì.

Fonte Le Figaro, France-3 Regions

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