La notizia dell’ennesimo massacro arriva dieci dopo la mattanza di 1.428 esemplari di mammiferi marini.
Non si arresta la violenza sulle Isole Faroe, tra il Mare di Norvegia e il nord dell’Oceano Atlantico, a metà tra l’Islanda e la Norvegia. Le isole autonome del Regno Unito di Danimarca sono note per i loro spettacolari paesaggi; un vero paradiso terrestre incontaminato. A contrastare la meraviglia della natura vi è dall’altra parte la brutalità della secolare Grindadráp, la tradizionale attività che ogni anno prevede il massacro in riva di dozzine di globicefali, soprattutto balene o delfini pilota.
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Quest’anno la mattanza non si è ancora conclusa nelle Isole Faroe: a soli dieci giorni dal sanguinoso massacro di mammiferi marini, la strage si è reiterata al largo delle coste dell’arcipelago danese. La sanguinosa caccia ai cetacei sulla riva, tradizione secolare secoli nelle isole tra Oceano Atlantico e Mare di Norvegia, ha di nuovo irrorato le acque di rosso: secondo le ultime informazioni rilasciate dalle autorità, in sole due settimane sono stati uccisi almeno 1428 delfini e 52 balene uccisi; una strage senza precedenti.
Nato intorno al XVII secolo per necessità o per ragioni correlate ad antichissimi rituali, l’annuale massacro è da tempo criticato dagli attivisti delle associazioni animaliste e ambientaliste, che da anni combattono per chiederne la definitiva soppressione. La battaglia è sempre più sentita, lo ha riferito John Hourston della “Blue Planet Society” al celebre tabloid Bild: “Chiediamo un’azione urgente da parte dell’UE, della Danimarca e del Regno Unito per impedire alle europee Isole Faroe di devastare popolazioni protette di delfini e piccole balene. Questa orribile crudeltà e il massacro insostenibile devono finire ora.”
Alla rabbia e alla frustrazione si aggiungono anche le organizzazioni che partecipano annualmente all’evento. Lo scorso mercoledì 15 settembre, anche il presidente dell’Associazione balenieri delle isole Olavur Sjurdarberg ha deplorato pubblicamente l’attività: “Si è trattato di un grande errore.“
Secondo le stime del governo locale, la Grindadráp uccide in media ogni anno circa 600 globicefali e una quarantina di delfini.
Fonte Bild
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