Emergenza climatica: l’Australia tentenna e snobba la COP26

Il primo ministro Scott Morrison ha giustificato questo lunedì (27 settembre): “Troppe quarantene. Devo occuparmi dell’emergenza Covid.”

Boris Johnson
Il premier britannico Boris Johnson (Getty Images)

Si avvicina la data del vertice Cop26, prevista dal 1 al 12 novembre in Scozia con la supervisione della Gran Bretagna in partnership con l’Italia. La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 rappresenta il più significativo incontro internazionale sulla secolare questione del clima. Nonostante l’ultimatum del Regno Unito, lanciato la scorsa settimana dal premier Boris Johnson; d’altra parte, l’Australia si mostra sempre più isolata e negligente di fronte all’evidente crisi globale, nonostante sia tra i primi posti nella classifica dei paesi più inquinanti per numero di abitanti.

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Scott Morrison tentenna: “ho già fatto troppe quarantene”

 

 

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È sotto gli occhi di tutti: l’imminente catastrofe sarà irreversibile in assenza di consapevolezza e pronto intervento globale. In merito, la scorsa settimana il primo ministro del Boris Johnson è intervenuto per scuotere la coscienza internazionale, invitando a estendere le attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Il messaggio del Regno Unito è trasparente: il vertice COP26 rappresenta l’ultima chance per l’umanità. Il tempo a disposizione è agli sgoccioli e, dal podio dell’Assemblea generale, il premier britannico ha pertanto ribadito la situazione emergenziale, invitando la comunità alla “maturità” e alla “saggezza”: siamo tutti responsabili, “è tempo che l’umanità cresca.”

L’invito del Regno Unito si scontra con l’atteggiamento apparentemente indifferente dell’Australia. La Nazione, tra i principali esportatori al mondo di carbone e gas, si ritrova nella lista dei 200 paesi che dovrebbero partecipare all’incontro per discutere i futuri tagli alle emissioni da oggi al 2030. Eppure, il Paese australiano si mostra sempre più isolato e negligente nei confronti della sensibile questione climatica. Secondo quanto riporta la CNN, il primo ministro Scott Morrison ha dichiarato questo lunedì (23 settembre) che potrebbe non presentarsi ai colloqui sul clima della COP26 a Glasgow questo novembre. Il politico australiano ha confessato di non aver ancora preso una decisione, giustificando i motivi dell’attuale tentennamento: “Ci sono troppe questioni da affrontare, devo concentrarmi sull’emergenza pandemica. […] Ho già trascorso troppo tempo in quarantena.”

Ghiacciaio
Ghiacciai (Getty Images)

Al vertice COP26 parteciperanno più di 100 leader mondiali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Fonte CNN

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