Il massacro è avvenuto questo martedì (28 settembre): gli scontri tra i detenuti hanno provocato almeno 116 morti e quasi 80 feriti.
Ancora stragi nelle carceri dell’Ecuador. L’ultima dichiarazione di emergenza è stata lanciata questo martedì, dopo il drammatico bilancio degli scontri tra i detenuti del penitenziario Litoral di Santiago di Guayaquil, grande città nel sud-ovest della Repubblica dell’Ecuador. La notizia è stata confermata dalle autorità locali, le quali hanno bollato le rivolte mortali del 28 settembre mortali come le peggiori nella storia del paese sudamericano. Il bollettino conta almeno almeno 116 morti e oltre 80 feriti: la situazione è fuori controllo.
NON PERDERTI ANCHE >>> Caso Bygmalion: un anno di carcere per l’ex presidente Sarkozy
Guillermo Lasso: avvio allo “stato di eccezione nazionale”
Un enfrentamiento entre bandas rivales del Centro de Privación de Libertad Número 1 en Guayaquil, en Ecuador, dejó al menos 116 muertos y decenas de heridos. https://t.co/zmqYkYVTrA
— BBC News Mundo (@bbcmundo) September 30, 2021
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Tunisia, Néjla Bouden al governo: prima premier donna araba
Causa del drammatico bilancio è un violento scontro tra bande rivali. Il bilancio delle vittime è stato confermato dal presidente ecuadoriano Guillermo Lasso ieri pomeriggio, mercoledì 29 settembre. Le ultime dichiarazioni del politico sono sconcertanti: scatta l’emergenza. Durante la riunione del comitato per la sicurezza, adibita alla supervisione della situazione carceraria, Guillermo Lasso è stato costretto ad annunciato lo “stato di eccezione nazionale del sistema carcerario per 60 giorni” a seguito degli scontri avvenuti nella prigione del Litoral di Guayaquil, con il primo bilancio provvisorio di almeno 100 morti e 52 feriti. Durante l’ultima conferenza stampa del presidente, la triste realtà: il numero è rapidamente salito a 116 vittime, tra questi almeno 5 decapitati, e 80 feriti.
“È deplorevole che le carceri si trasformino in arene per dispute di potere da parte di bande criminali.“, ha riferito sconcertato il presidente ecuadoriano, promettendo pronto impegno e “assoluta fermezza” per riprendere il controllo della prigione di Litoral e, soprattutto, per impedire che l’estensione della violenza ad altri centri penitenziari. Secondo quanto riportano i funzionari del penitenziario, gli scontri hanno coinvolto armi da fuoco, coltelli e bombe: tra le principali bande coinvolte vi sono le organizzazioni criminali di Los Choneros, Los Lobos, Los Lagartos e Los Tiguerones.
Il politico ecuadoriano ha sottolineato gli sforzi dell’esecutivo nell’arresto degli episodi di violenza nelle carceri.
Fonte Al Jazeera