La situazione sul rinnovo contrattuale dell’ivoriano, Frank Kessie si fa sempre più complicata in casa Milan. Nascono nuove difficoltà e malumori.
L’ultima prestazione sul campo dei rossoneri di Stefano Pioli ha lasciato un “amaro in bocca” non indifferente per tutti i tifosi del Milan.
L’immeritata sconfitta subita in Champions League ai danni dell’Atletico Madrid ha messo in evidenza due realtà parallele e opposte. L’umore a Via Aldo Rossi era davvero alle stelle subito dopo la vittoria di La Spezia, con tanto di “pacca” sulla spalla di Paolo Maldini ai suoi giocatori.
Il gruppo sembra coeso e remare dalla stessa parte, eccetto una “mosca bianca” che inizia ad infastidire e non poco l’ambiente rossonero.
Si tratta del centrocampista ivoriano, uno dei trascinatori del “Diavolo” nell’Europa che conta, dell’annata scorsa. La nuova stagione, tuttavia per Frank Kessie non è iniziata nel migliore dei modi.
L’ex atalantino sembra un lontanissimo parente del calciatore insuperabile, tutto forza e muscoli a cui abbiamo assistito durante tutta la passata stagione.
Le prime avvisaglie sono arrivate proprio durante la gara di Champions contro l’Atletico di Simeone, che ha messo in risalto la svogliatezza e la superficialità del mediano di “Ouragahio”
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In casa Milan, il procuratore di Frank Kessie batte cassa ormai da tempo per una nuova proposta di rinnovo contrattuale a cifre elevatissime.
Lo scarso impegno dell’ivoriano sul campo potrebbe essere dovuto proprio al mancato accordo finora raggiunto con i dirigenti rossoneri.
Si tratta di un “malumore” fuori campo che dura da ormai troppi mesi a questa parte. La situazione sta diventando insostenibile a fronte delle esose richieste del numero “79” della gloriosa casacca a strisce rossonere.
Maldini e Massara sono fermi sull’offerta da 6,5 milioni a stagione e molto probabilmente non tratteranno al rialzo. Sull’altra sponda del naviglio, l’assistente del calciatore non vuol sapere di scendere sotto gli 8 milioni di euro di ingaggio.
L’espulsione in Champions del “faro” della zona nevralgica della manovra di Pioli potrebbe dunque segnare una svolta per entrambe le parti. La “bazzecola” europea e la scarsa incisività di Kessie avrebbero difatti convinto i dirigenti del Milan che un sostituto naturale non è poi così impossibile da scovare sul mercato.
Quanto al calciatore in persona, la cui prestazione contro i “colchoneros” è sotto gli occhi di tutti, la “pubblicità” verso le altre pretendenti potrebbe ritorcersi contro. Il PSG e mezza Premier League monitorano con attenzione il “Presidente” e le sue reali capacità sul campo, per convincersi ad accontentare le sue richieste.
Al triplice fischio di Cakir, reo di aver allungato più di una “mano” sul risultato finale tra Milan e Atletico si aggiunge un significativo atteggiamento di distacco delle società interessate all’ivoriano, tutt’altro che convinte di puntare ad occhi chiusi su di lui.
Con la trattativa per il rinnovo al Milan di Frank completamente ferma ai box e l’eventuale eclissarsi delle compagini suddette, l’ivoriano potrebbe trovarsi solitario e disperso nel bel mezzo di un “oceano” di difficoltà.
Insomma il tempo stringe e i mugugni dei tifosi, considerati i precedenti recenti con Donnarumma e Calhanoglu iniziano a diventare “letali” per il Presidente. Basterà il “pugno duro” da parte loro per convincerlo una volta per tutte a rimanere al Milan e accettare la proposta della società?
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