Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 4 ottobre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha diramato il consueto bollettino relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo i dati odierni, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.683.646 con un incremento rispetto a ieri di 1.612 unità. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che, ad oggi, risultano essere 92.096 (-871). In aumento, invece, i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 437 in totale e 6 in più di ieri. Il numero di guariti complessivi giunge a 4.460.482, ossia 2.446 unità in più di ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime con 37 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale in Italia a 131.068.
La Regione Campania, si legge nelle note, specifica che 1 decesso comunicato in data odierna risale ai giorni scorsi. Anche la Regione Sicilia segnala che i decessi comunicati oggi sono da attribuirsi ai giorni scorsi.
Secondo i dati contenuti nel bollettino del Ministero della Salute di ieri, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.682.034.
Tornavano in aumento i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 92.967 (+218). Scendevano, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 431 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.458.036, mentre l bilancio delle vittime totale in Italia saliva a 131.031.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 3 ottobre: 2.968 nuovi casi di contagio e 33 vittime
Stando al bollettino di sabato, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.679.067. In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 92.749. Aumentavano invece i ricoveri in terapia intensiva pari a 432 pazienti. Il dato dei guariti era giunto a 4.455.320 mentre quello dei decessi raggiungeva le 130.998 vittime.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 2 ottobre: i dati della pandemia di oggi in Italia
La Federazione internazionale di calcio, più nota come Fifa ha deciso di lanciare un appello ai giocatori. La Federazione intende incoraggiare le vaccinazioni, supportando l’orientamento dell’Oms.
Una posizione chiara che non chiede favoritismi, ma anzi che vorrebbe una distribuzione più equa del siero in ogni parte del Pianeta.
La Fifa, avrebbe altresì affermato – riporta La Gazzetta dello Sport– di aver particolarmente apprezzato la posizione dell’Inghilterra la quale ha deciso di concedere ai giocatori che hanno completato il ciclo vaccinale di rappresentare le proprie Nazioni nel corso delle qualificazioni per la Coppa del Mondo e di poter tornare da un Paese ad alto rischio utilizzando misure di quarantena calibrate.
Una considerazione nata all’esito dell’esperienza dell’Argentina rimasta in Croazia per la quarantena.
Il direttore dell’Ospedale Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, si è espresso sulla questione Merck, un farmaco di ultima sperimentazione che sarebbe in grado di curare il Covid.
Il professore – riporta Fanpage– ha voluto precisare come i vaccini restano l’unica arma contro il virus. Le terapie di certo sono una grande mano, ma non si può pensare che possano sostituire i sieri. Con questi ultimi e le cure insieme si potrà sconfiggere il virus. Impossibile prescindere.
Questo, dunque, il messaggio lanciato dal professore Vaia dopo il grande impatto mediatico avuto dalla notizia lanciata dalla casa farmaceutica statunitense ossia quella secondo cui con il suo farmaco nel 50% dei casi si sarebbero ridotte le ospedalizzazioni gravi.
Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza anti-Covid Francesco Paolo Figliuolo. La prossima settimana, riporta Il Corriere della Sera, ha affermato il Generale che l’80% dei vaccinabili sarà immunizzato. Un traguardo importantissimo, che l’Italia aveva fissato mesi addietro e che per un momento aveva temuto potesse essere solo una chimera.
A spingere, con ogni probabilità, potrebbe essere stata l’introduzione del Green Pass obbligatorio per i lavoratori che entrerà in vigore a far data dal 15 ottobre. Sul punto il Governo ha stabilito che, infatti, sia per il pubblico che per il privato dovrà essere adottata la stessa linea.
Una scelta che ha scatenato non poche polemiche, soprattutto da parte delle Imprese le quali hanno rappresentato i vari disagi a cui andranno incontro.
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