Lo hanno annunciato venerdì 1 ottobre le autorità locali: gli allevatori di visoni saranno in grado di vaccinare gli animali.
Ormai è ufficiale: le autorità della Finlandia hanno annunciato questo venerdì (1 ottobre) che gli allevatori potranno vaccinare i visoni attraverso l’iniezione della dose anti SARS-CoV-2. La dichiarazione conferma la concessione del governo locale alla somministrazione temporanea di un vaccino sperimentale. La decisione dell’esecutivo cerca di prevenire quello che è accaduto lo scorso inverno: un ceppo mutato di Covid-19 aveva colpito diversi allevamenti di visoni in Europa. Il piccolo mammifero, allevato principalmente per la sua pelliccia, è oggi l’unica fonte animale identificata finora in termini di trasmissibilità del virus all’uomo. La terribile ondata di contagi aveva costretto alcuni paesi come la Danimarca a macellare diversi milioni di esemplari.
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La Finlandia vaccina tutti i visoni d’allevamento
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Per evitare una nuova ondata di contagi, il governo finlandese ha pertanto optato per la vaccinazione di massa dei visone, classificati tra gli animali a più alto rischio di contrarre il coronavirus. “Abbiamo preparato circa mezzo milione di dosi, che dovrebbero essere sufficienti per vaccinare tutti gli animali per almeno due volte.“, ha affermato Jussi Peura, direttore della ricerca presso l’Associazione finlandese degli allevatori di visoni, società sviluppatrice del vaccino in questione insieme alla collaborazione dei ricercatori dell’Università di Helsinki.
Poiché gli studi clinici non sono ancora stati completati, il vaccino non può essere tuttavia distribuito commercialmente, ma potrà essere utilizzato secondo normative rigorose in 1.000 allevamenti di visoni finlandesi: la campagna vaccinale ha come obiettivo il controllo e la prevenzione della diffusione del virus. Secondo le fonti ufficiali, l’associazione degli allevatori ritiene che il suo vaccino sia stato il primo a ricevere l’approvazione dall’Unione Europea. Finora, il permesso di vaccinare i visoni è concesso solo alla Finlandia, che finora non ha registrato alcuni nuovi casi di contaminazione tra questi animali. Anche la velocità di trasmissione è rimasta una delle più basse dell’Unione Europea durante la pandemia.
L’autorizzazione alla vaccinazione degli animali “è concessa fino alla fine di dicembre.”
Fonte NDTV