Zodiac Killer, l’assassino che ha terrorizzato l’area di San Francisco alla fine degli anni ’60, non è mai stato catturato finora.
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Il delitto irrisolto è finalmente alla soluzione finale? A ben 50 anni dai fatti, così sembrerebbe: lo ha annunciato un team di ex investigatori privati. Il gruppo, denominato Case Breakers, è composto da circa una quarantina di esperti, tra questi si contano diversi agenti di polizia e altri agenti federali statunitensi. La squadra ha recentemente affermato di aver smascherato il vero volto di Zodiac, il serial killer che operò alla fine degli anni ’60 nell’area di San Francisco. Lo pseudonimo di Zodiac Killer è stato coniato dall’omicida stesso attraverso una serie di lettere spedite alla stampa fino al lontano 1974. Il serial killer è accusato di cinque omicidi avvenuti alla fine degli anni ’60 in California.
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Caso freddo Zodiac Killer: diverse coincidenze
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L’informazione è scritta nell’ultimo comunicato di Case Breakers: nel documento il gruppo ha assicurato che la figura del serial killer coincide con quella di Gary Francis Poste, ex soldato dell’aeronautica statunitense morto nel 2018. Nella fonte ufficiale, tra le varie argomentazioni vi è anche una foto dell’uomo che, con la sua cicatrice sulla fronte, sembra proprio corrispondere a un vecchio schizzo, realizzato decenni fa, del temutissimo “Zodiac Killer. Secondo quanto affermato dagli ex investigatori, l’uomo avrebbe commesso un sesto omicidio, quello della giovane Cheri Jo Bates, risalente al 1966.
Oltre all’immagine, il gruppo giustifica l’ipotesi avanzata asserendo di aver risolto diversi enigmi inviati per corrispondenza dall’assassino. Stando a quanto si apprende dai media locali, l’assassino amava difatti spedire messaggi codificati e crittografati non solo ai media ma anche ai vertici e alle autorità. Secondo il parere di alcuni ispettori, una lettera è stata decifrata attraverso l’inserimento del nome completo di Gary Francis Poste. Tuttavia, David Oranchak, l’informatico che ha coadiuvato il gruppo nell’attività di decodifica dei messaggi del killer, ha sottolineato il margine di incertezza della tecnica utilizzata: il dispositivo genera spesso falsi positivi.
Al momento le autorità restano distanti dalle accuse di Case Breakers. la polizia aveva già stabilito allora che l’omicidio di Cheri Jo Bates non era assolutamente collegato all’assassino di Zodiac. La labile coincidenza della foto con la bozza non è inoltre considerata una valida prova sufficiente a decretare la chiusura ufficiale del noto caso freddo statunitense.
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L’FBI ha inoltre assicurato di non avere “nulla di nuovo da annunciare” riguardo all’inchiesta che resta tuttavia “ancora aperta”.
Fonte Foxnews