L’UE ha annunciato questo martedì 12 ottobre di rilasciare milioni di euro in aiuti socioeconomici all’Afghanistan e ai paesi limitrofi.
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Avviato il G20 straordinario dell’Unione Europea. La riunione intergovernativa sull’Afghanistan, fortemente voluta dal premier Mario Draghi, si è tenuta questo martedì 12 ottobre alle ore 13:00 (ora locale in Italia). Il vertice speciale, presieduto dalla presidenza italiana, si è concluso con la promessa di ulteriori aiuti socioeconomici all’Emirato islamico afghano e ai paesi limitrofi: informazione preannunciata dalla Commissione europea poco prima dell’avvio della videoconferenza.
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All’indomani della conclusione dei colloqui a Doha tra Stati Uniti e talebani, la riunione ha avuto come principale argomento la questione dell’Afghanistan, piegato da una crisi umanitaria senza precedenti dallo scorso 15 agosto.
I temi chiave della videoconferenza sono stati il sostegno umanitario, la lotta al terrorismo e la garanzia della libertà di movimento per tutti i soggetti sia all’interno che all’esterno dei confini del Paese. Tra i problemi più impellenti dell’Emirato islamico dell’Afghanistan vi è soprattutto la questione femminile, una vera priorità internazionale, ha riferito il primo ministro italiano. Secondo quanto dichiarato nell’incontro, l’Unione Europea si impegnerà a guidare l’azione dei membri a supporto dell’Onu, facendo pressione sui mullah per risanare la dignità ai più fragili, tra cui donne e minori.
La sfera femminile resta tra le più colpite dalla brutalità del nuovo esecutivo: le donne, che hanno visto i loro diritti progressivamente annebbiati dalla presa di Kabul da parte dei talebani, a due mesi dalla caduta della capitale afghana, si ritrovano totalmente spogliate di qualsiasi diritto civile. La mobilitazione dell’UE prevede pertanto la tutela delle donne del Paese, seguita dalla reintegrazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro e dal riconoscimento del loro ruolo nella vita politica. Secondo le stime ufficiali, sono più di 2 milioni le ragazze a cui viene proibito l’accesso al sistema educativo; mentre violenze e aggressioni sono ormai la quotidianità per le strade e tra le mura domestiche.
In merito, il summit del G20 ha promesso 700 milioni di euro, tra questi 300 milioni in aiuti umanitari già concordati, accompagnati da altre attività di sostegno, quali campagne vaccinali, alloggi e tutela dei diritti umani.
Né il presidente cinese, Xi Jinping, né il leader russo, Vladimir Putin, hanno partecipato alla videochiamata del summit, lasciando il compito ai rispettivi ministri degli esteri.
Fonte Reuters
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