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Interviste

Laura Perna a Yeslife: “Una telefonata di Mara Venier mi ha toccato profondamente”

Intervista esclusiva a Laura Perna, la cantante ha rivelato alcuni retroscena della sua carriera e svelato progetti futuri

All’età di trentacinque anni Laura Perna torna a mettersi in gioco, pubblicando il suo primo singolo Guardaci. Da molti conosciuta per aver lavorato in televisione e in particolare per “Domenica In” dove ha potuto vivere un’esperienza unica e irripetibile.

Fin da piccola appassionata di musica, non ha mai smesso di credere in questo sogno ed ora è pronta di nuovo a scendere in pista per altri progetti. Abbiamo avuto l’occasione di intervistarla e fare qualche domanda sul suo passato e presente. Ecco cosa ci ha raccontato.

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(Ufficio stampa)

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Laura Perna partiamo dall’inizio, quando ti sei avvicinata al mondo della musica ?
Avrò avuto poco più di quattordici anni quando decisi di entrare a far parte di una band ed approdare un po’ più seriamente al mondo della musica. In concomitanza a questa esperienza, mi esibivo da solista calcando i primi palchi in Sicilia, regione nella quale vivo e concorrendo altresì a svariati concorsi musicali.

Il tuo esordio è stato con TV2000, cosa ci racconti di quella esperienza?
La mia prima esperienza televisiva è stata emotivamente forte, in quanto il programma di cui ero l’inviata trattava temi sociali piuttosto tristi come l’indigenza e la violenza nei confronti di chi sovente pare essere inesistente sebbene alienato in questo mondo. Tutto sommato l’esperienza fatta è stato un mordente per continuare a credere che qualsiasi forma d’ausilio, un gesto, uno sguardo rivolto a chi pare essere invisibile può servire a guardare più se stessi.

Poi è arrivata domenica in, com’è stato lavorare a fianco di Mara Venier?
Correva l’anno 2002/2003, quando ebbi la fortuna di entrare a far parte del cast di “Domenica in”… un programma televisivo di questa portata non è sempre facile da sostenere quando ti senti in qualche modo costretto a trascorre gran parte delle tue giornate, rinchiusa negli studi per le prove che preparano la puntata settimanale “quelle delle domenica” per l’appunto. In compenso lavorare con Mara Venier è stato un gran privilegio è una persona verace e molto professionale.

Un aneddoto sulla conduttrice?
L’aneddoto che ho impresso è una sua telefonata inaspettata e profondamente toccante. Ricordo di averle scritto una lettera che la commosse a tal punto di ringraziarmi con parole pregne di gratitudine, accompagnate ai suoi singhiozzi che echeggiano ancora se ci ripenso.

Oggi a distanza di anni cosa si sente di dire sul programma più seguito di sempre?
Ribadisco che è stato un privilegio fare questa esperienza.

Secondo te qual è il segreto del successo ?
Penso che il successo non abbia un segreto perché non è un segreto avere la capacità di bucare il cuore di chi ti ascolta (in questo caso nella musica) non lo impari e nessuno può insegnartelo, “nessun arcano da svelare”. E’ innegabile però che esistono prodotti costruiti e preconfezionati ai fini di renderli vendibilissimi e di conseguenza famosi (il successo è alta cosa).

Passiamo al tuo singolo Guardaci, com’è nato il pezzo?
“Guardaci” è nato mentre ero alla guida della mia auto decappottabile, pioveva sulla mia testa e forse anche dentro la mia pancia durante una giornata primaverile ma uggiosa. Pensavo a tutte le volte che ho subito l’abbandono in tutte le sue forme, all’ultima relazione finita e alla continua ricerca di una sorella che pareva latitare quando sentivo che si faceva mancare. Il brano è dedicato soprattutto a lei che in un secondo momento l’ha reso rock, musicando la melodia del cantato.

Cosa ti senti di dire alla Laura Perna di oggi?
Quando e se parlo di musica a Laura Perna cerco di convincerla che è possibile svegliarsi un giorno e sentire una delle sue canzoni alla radio. Provo a dirle che non si è abbastanza vecchi per sentirsi ancora giovani e che forse nonostante i suoi 43 anni e qualche dente in meno può ancora credere nella realizzazione di un album e quindi a quella personale.

Cosa rappresenta per te la musica?
La musica è l’elemento più congeniale per esprimere le mie emozioni, il veicolo più efficace per percorrere le anime… un movente per far ridere e muovere la vita.

(Ufficio stampa)

Progetti in corso o futuro?
Sono in continua esplorazione… cerco di carpire informazioni dagli sguardi, dai gesti della gente, dalle contingenze, dagli stati d’animo per poi scrivere in un secondo momento rilegare pagine e pensieri in un progetto onesto e sincero. Un progetto musicale!

BEATRICE MANOCCHIO

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