Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 17 ottobre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia da oltre un anno. Stando ai dati odierni del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.717.899 con un incremento di 2.437 unità rispetto a ieri. In calo i soggetti attualmente positivi che ammontano a 77.569 (-502), così come i ricoveri in terapia intensiva: 349 in totale e 3 in meno di ieri. I guariti complessivi sono 4.508.789, ossia 2.913 unità in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 24 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime totale a 131.541.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 2 casi, a seguito di 2 test positivi rimossi dopo revisione dei casi. La Sicilia segnala che i decessi comunicati in data odierna sono attribuibili ai giorni scorsi.
Stando all’aggiornamento diramato nel pomeriggio di ieri, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.715.464.
In discesa i soggetti attualmente positivi pari a 78.071. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva che erano 352. Il dato dei guariti era giunto a 4.505.876. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 131.517.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 16 ottobre: i dati della pandemia di oggi in Italia
Secondo il bollettino diramato nella giornata di venerdì, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.712.482. Scendevano i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 78.522, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 357 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.502.457. Purtroppo si aggravava il bilancio delle vittime con il totale che giungeva a 131.503.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 15 ottobre: 2.732 nuovi casi e 42 decessi
Per quanto del Covid si sia scoperto molto, nonostante il poco tempo per la comunità scientifica di studiarlo, alcuni punti rimangono ancora da chiarire. In primis bisognerebbe capire se vaccinati e guariti possano essere immuni anche in assenza di anticorpi e se quindi non risulti superflua una somministrazione di siero periodica.
A porsi questo interrogativo, riporta Tiscali News, l’Istituto Negri che ha condotto uno studio dai risultati sorprendenti. Di preciso, non è chiaro quanti anticorpi si riescano a produrre, ma sta di fatto che nel complesso sia la negativizzazione che la vaccinazione danno inizio ad una risposta immunitaria molto forte. Se questi primi dati trovassero ulteriori riscontri è possibile che questa pandemia a breve terminerà, come anche la necessità di una periodica somministrazione di siero. Questo quanto emerge dal sunto della ricerca denominata “Covid-19 e immunità: quanto a lungo può durare la protezione?”.
Si parlerebbe, quindi, di un’immunità duratura nel tempo contro il Sars-Cov2. Ma come si è giunti ad una simile conclusione? All’interno dello studio, riporta Tiscali News, si legge che i soggetti positivi nel 90% dei casi sviluppa anche degli anticorpi cosiddetti neutralizzanti i quali riescono a bloccare il virus prima ancora che possa infettare le altre cellule. La loro forza, però, subirebbe un drastico calo nel tempo e ciò dipenderebbe sia dalla gravità di manifestazione della malattia (più è grave più sono alti gli anticorpi) che dalla situazione del singolo paziente.
Detto ciò, scrive l’Istituto Negri, i soggetti che hanno contratto il Covid avrebbero un rischio di molto minore rispetto a chi non lo ha avuto di ricontrarlo, meno dell’1%. L’organismo, quindi, “ricorderebbe” la reazione che dovrebbe avere attraverso un meccanismo adattivo e ciò anche in assenza di anticorpi.
Secondo un’indagine condotta da Demopolis, riporta Rai News, due italiani su tre concorderebbero con la misura introdotta dal Governo Draghi sull’obbligatorietà del Green Pass. Contrario sarebbe, quindi, il 25% della popolazione.
A determinare in modo significativo il convincimento, l’appartenenza all’uno o all’altro partito politico. Il 95% dei favorevoli si collocherebbe nella schiera dei votanti del Pd, l’86% a Forza Italia e l’80% al Movimento 5 Stella. Spaccata invece l’opinione tra i partiti di destra.
Quanto ai tamponi gratuiti, circostanza su cui da giorni si discute, per i lavoratori che hanno deciso di non sottoporsi a vaccinazione, il 65% degli intervistati si direbbe contrario.
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