Due ordigni sono esplosi a Damasco nelle prime ore di questo mercoledì 20 ottobre, intorno alle 6:45 di mattina: il bilancio delle vittime.
A local television station said two explosive devices went off as the bus was on the Hafez al Assad bridge – and a third device was being defused by an army engineering unit https://t.co/IlWcsL4sRS
— Sky News (@SkyNews) October 20, 2021
Sale a 14 vittime il bilancio dell’attacco terroristico nelle prime ore di questo mercoledì (20 ottobre), a Damasco, in Siria. La notizia è stata confermata dalle autorità locali. Stando a quanto si apprende dalla fonte ufficiale, due ordigni sono esplosi intorno alle 6:45, facendo saltare in aria un autobus militare. Al momento dell’attacco, il mezzo stava viaggiando all’altezza del ponte Hafez al-Assad, nel cuore della capitale siriana.
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Attentato Damasco: localizzata una terza bomba
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La notizia collima con le informazioni riferite dalle autorità militari citate dalla SANA. Secondo quanto riporta dall’agenzia di stampa locale, l’attacco è stato effettuato all’ora di punta, in pieno traffico tra chi si dirigeva a lavoro e chi a scuola. La fonte ufficiale precisa che al momento dell’attacco, uno dei due ordigni era posizionato sul mezzo ed è deflagrato proprio mentre la vettura passava vicino al President’s Bridge, nel centro di Damasco. L’ultimo aggiornamento del bollettino sale a 14 morti, dai 3 inizialmente registrati nel bilancio provvisorio.
Stando a quanto si apprende dai media locali, a poche ore dall’attacco, l’esercito ha risposto bombardando la città di Ariha, nel nord della Siria, sede e roccaforte degli islamisti. Le immagini rese note dalla tv di Stato siriana mostrano il bus totalmente carbonizzato tra le fiamme. Al momento nessun gruppo ha rivendicato l’attacco. Secondo quanto riferiscono i notiziari locali, nella stessa zona è stata localizzata una terza bomba, disinnescata grazie al pronto intervento dell’unità di ingegneria dell’esercito.
Il comandante di polizia di Damasco Hussein Jumaa ha deplorato l’attentato, classificando l'”atto codardo” come uno dei peggiori attacchi registrati nella capitale negli ultimi anni.
Fonte Atalayar