Si è aperto questo martedì (26 ottobre) all’Assise di Parigi il processo per il femminicidio a sfondo antisemita di Mireille Knoll.
The trial of two men accused of the 2018 anti-Semitic murder of 85 year-old Mireille Knoll has opened in Paris https://t.co/v50a7BtyCR
— Michael Deibert (@michaelcdeibert) October 26, 2021
Era il 23 marzo 2018 quando Mireille Knoll, 85 anni e malata di Parkinson, è stata ritrovata senza vita nel suo letto. Il femminicidio, di cui è stata confermata la natura antisemita, risale a tre anni fa, quando l’anziana è stata rinvenuta morta nella sua abitazione nell’11° arrondissement di Parigi. La donna è stata uccisa da undici coltellate: il corpo era stato parzialmente carbonizzato. Questo martedì (26 ottobre) è si è finalmente aperto il processo all’Assise di Parigi.
Caso Mireille Knoll, uccisa perché nata ebrea: i profili degli accusati
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Mireille Knoll, 85 anni e sopravvissuta all’Olocausto, era un’anziana donna francese ebrea. La sua morte risale al 23 marzo 2018: il delitto è stato definito dalla polizia come un crimine d’odio antisemita, aggravante riconosciuto e confermato pochi giorni dopo anche dalla procura di Parigi. Il processo per il femminicidio, che ha scosso per anni l’intera comunità francese, si è aperto questo martedì (26 ottore) all’Assise di Parigi, ed è previsto fino al 10 novembre. A seguire i profili degli accusati di uno dei femminicidi più sentiti a livello internazionale.
In aula sono presenti Yacine Mihoub, 31 anni, e Alex Carrimbacus, 25. I due accusati saranno processati a partire dalle 9:30 davanti alla Corte d’Assise di Parigi. Il primo, figlio di una vicina di casa di Mireille Knoll e che la conosceva sin dall’infanzia, aveva incontrato il secondo, un marginale con una alle spalle un passato in psichiatrica, durante la detenzione in carcere. Entrambi gli indagati, che si accusano a vicenda dell’omicidio, erano già stati condannati per atti illegali, quali violenze e furti. Nella lista dei sospetti si legge anche il nome della madre di Yacine Mihoub, accusata di aver pulito in casa un coltello che gli investigatori hanno indicato come potenziale arma del delitto.
Dal movente iniziale di furto, il giudice è passato all’accusa di omicidio con l’aggravante antisemita. L’anziana è stata uccisa anzitutto perché appartenente alla religione ebraica. Durante un interrogatorio, Alex Carrimbacus avrebbe infatti spiegato agli inquirenti che il suo complice avrebbe preso di mira l’anziana signora perché nata ebrea e, di conseguenza, per i soldi e i beni che custodiva in casa. I due uomini sono attualmente indagati per “omicidio di persona vulnerabile a sfondo antisemita, con aggravante di “furto” e “danno con mezzi pericolosi.”
“Ci vorrebbe un miracolo affinché la verità esca dalle loro bocche“, ha dichiarato Gilles-William Goldnadel, avvocato dei figli di Mireille Knoll, prima di entrare in aula.
Fonte France 24