Ilaria D’Amico. La famosa giornalista sportiva ha rilasciato un’intervista in cui ha raccontato un fatto delicato e doloro che appartiene al suo passato
Il dilagante movimento femminista “Me Too” ha scoperchiato una triste verità di cui tutti, bene o male, eravamo consapevoli ma che forse non volevamo affrontare, ossia quanto le molestie sessuali ai danni delle donne siano diffuse al punto che sono molte a raccontare di esserne state vittime.
Uscire allo scoperto e sensibilizzare sull’argomento è una scelta sempre più frequente di personaggi in vista, dimostrando che non c’è nessuna vergogna. Anche la celebre giornalista sportiva Ilaria D’amico, grande professionista e oggi donna realizzata su più fronti, ha raccontato in un’intervista rilasciata nel programma di Radio2 “I Lunatici” (condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio) che anche lei, in passato, ha subito attenzioni particolari non richieste.
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Ilaria D’amico vittima di molestie: il suo racconto
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Ilaria D’amico ha svelato di essere stata vittime di molestie sul luogo di lavoro e da parte di un suo superiore quando era all’inizio della sua carriera. “Una volta mi sono ritrovata in una situazione molto imbarazzante. Già lavoravo, erano i primi anni. Mi chiamò nella sua stanza il direttore e lo trovai con della musica romantica in stanza” – ha detto la D’Amico – “Poi iniziammo a parlare e lui iniziò a farmi dei massaggi sul collo”.
Dove volesse arrivare quell’uomo era ben chiaro per lei. “Era il direttore di un luogo in cui lavoravo, ho bloccato la situazione e ne sono uscita”. Non è raro il meccanismo di potere che schiaccia un subalterno per costringerlo con minacce, esplicite o velate, a fare ciò che non vuole.
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La D’Amico ha continuato: “Il #metoo è stato fondamentale per dare strumenti a tutte le giovani ragazze per spaventare chi, trovandosi in certi posti di potere, per buonsenso, civiltà e dignità dovrebbe evitare certi comportamenti e invece non lo fa”.
La sua vicenda si è conclusa positivamente ma non è sempre così: “Sono riuscita ad uscirne in modo diplomatico. E poi i rapporti sono continuati in maniera civile. Però è una sensazione molto molto spiacevole, che non dimentico”.