Ieri si è tenuto un incontro tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi ed i sindacati sul tema Pensioni, ma non è stata ancora trovata un’intesa tra le parti.
Prosegue senza soluzione di continuità lo scontro sulle Pensioni. Ieri, si è tenuto un incontro per discutere della Manovra tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi ed i sindacati. Dopo circa due ore e mezza di confronto, il premier, per via di un impegno istituzionale, ha dovuto lasciare la riunione nonostante pare non sia stata trovata un’intesa. Le posizioni delle due parti rimarrebbero distanti e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine dell’incontro ha spiegato: “Non è andata bene”.
Pensioni, prosegue lo scontro tra Governo e sindacati: parti ancora distanti
“Non è andata bene. Sulle pensioni ci sono solo 600 milioni e non vi sono delle risposte sulla riforma in generale”. Queste le dichiarazioni, riportate dalla redazione di Tgcom24, del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro tra il premier Mario Draghi e i sindacati, tenutosi ieri.
Il Presidente del Consiglio e i sindacati si sono riuniti per discutere sulla Manovra e sulle pensioni, tema di cui si parla da tempo. Draghi, come spiegato da Palazzo Chigi, dopo circa due ore e mezza ha lasciato il tavolo di confronto per via di un impegno istituzionale. Un nuovo appuntamento era previsto per oggi, circostanza, però, smentita da Bombardieri, il quale ha spiegato che oggi sarebbe in programma un vertice tra sindacato europeo e mondiale.
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Le due parti non hanno, dunque, trovato un accordo e lo scontro sulle Pensioni sembra destinato a proseguire. Il segretario della Uil ha, dunque, affermato, riporta Tgcom24, che il sindacato valuterà in questi giorni delle “forme e strumenti di mobilitazione per compiere scelte adeguate“.
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Dello stesso parere anche il numero uno della Cgil, Maurizio Landini: “Il governo – ha spiegato, come riportano i colleghi di Tgcom24– ha detto che giovedì approverà in Consiglio dei Ministri la Manovra e che questo è il perimetro. Se si andrà in una certa direzione e se sono aperti ad un confronto bene, sennò valuteremo insieme a Cisl e Uil il da farsi“.