Secondo fonti interne, per la prima volta il leader supremo dei talebani sarebbe apparso in pubblico: chi è.
Per la prima volta dopo anni dalla sua nomina avvenuta nel 2016, il leader supremo dei talebani si sarebbe palesato in pubblico. Il capo dei sedicenti studenti coranici si sarebbe recato ad una cerimonia nel sud dell’Afghanistan. A divulgare la notizia proprio il gruppo a capo di Kabul.
Afghanistan, il leader supremo dei talebani si mostra per la prima volta in pubblico
È lo sceicco Hibatullah Akhundzada il leader supremo dei talebani, nominato come tale nel 2016, che solo ieri per la prima volta ha fatto la sua apparizione in pubblico.
Stando a quanto riportato dalla redazione di Rai News, a darne notizia proprio i suoi fedelissimi i quali in una nota hanno spiegato che: “Il comandante dei credenti, lo sceicco Hibatullah Akhundzada, è apparso in un grande raduno presso la famosa madrassa Hakimiya e ha parlato per dieci minuti con i valorosi soldati e discepoli“. A riprova, sarebbe stato divulgato un file audio in cui si sente lo sceicco parlare, pregare ed incitare i suoi. Secondo quanto si apprende da fonti locali, Akhundzada sarebbe giunto scortato da due auto e nessuna foto sarebbe stata autorizzata.
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Sul leader supremo del gruppo, i talebani avevano sempre mantenuto il massimo riserbo. Non si sapeva – almeno fino a ieri- dove vivesse. Dopo anni è stato rivelato che sin dal momento della sua nomina Akhundzada ha vissuto nella regione del Kandahar in un luogo segreto.
Lo sceicco sarebbe un uomo dalle grandi doti diplomatiche, a riprova l’immediata intesa raggiunta con il leader di al-Qaeda, l’egiziano Aymanal-Zawahiri, il quale ha affermato di ritenerlo – riporta Rai News– un “emiro dei credenti“.
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Definizione che di certo ha contribuito a rafforzane l’immagine pubblica e soprattutto a consolidarne la credibilità tra gli jihadisti ed i sunniti. Il compito dello sceicco sarebbe quello di mantenere pace e stabilità nel mondo islamista. Un ruolo complesso e delicato, soprattutto alla luce delle varie spaccature interne registratesi all’interno del movimento.
Dopo la conquista di Kabul e la presa del potere, infatti, in tanti hanno iniziato a creare vere e proprie faide per accaparrarsi la guida del partito.