COP26: le quattro grandi sfide del vertice internazionale

Inizia oggi la conferenza internazionale sul clima di Glasgow. Il summit proseguirà fino al 12 novembre: le promesse dei grandi.

Boris Johnson
Il premier britannico Boris Johnson (Getty Images)

Si apre oggi, domenica 31 ottobre, la COP26, la Conferenza Internazionale delle Nazione Unite sui cambiamenti climatici. Il vertice internazionale avrà sede a Glasgow, in Scozia, e proseguirà fino al 12 novembre. Il summit intergovernativo metterà in tavola le grandi sfide del Pianeta di fronte all’incombente minaccia del cambiamento climatico. Lo scopo è quello già indicato da Frankie, la nuova mascotte dell’ONU. Protagonista dell’ultima campagna di comunicazione a favore di una politica sempre più green, il dinosauro parlante ha invitato i leader mondiali a unire gli sforzi e a collaborare per non scegliere l’estinzione.

NON PERDERTI ANCHE >>> G20, esplode protesta in zona rossa: manifestanti sollevati di pesoù

COP26: le quattro grandi sfide del vertice

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da COP26 (@cop26uk)

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Bocciata per errore all’esame: studentessa si suicida

Lo ha più volte ribadito Boris Johnson dal podio dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. In merito alla COP26 il premier britannico ha lanciato un appello collettivo alla “maturità” e “saggezza”; l’adolescenza del mondo è giunta al termine: è tempo che l’umanità cresca. Questa domenica (31 ottobre) dà abbrivio al summit intergovernativo: a seguire le quattro grandi sfide dei leader internazionali.

  • adottare e amplificare le decisioni della COP21: Glasgow non intende firmare un nuovo trattato. Il vero scopo della COP26 mira al rinnovo e all’ottimizzazione dell’Accordo di Parigi del 2015 attraverso la rivisitazione di alcune misure tecniche. Tra questi rientrano i contributi internazionali col fine di mantenere la soglia del riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.
  • mantenere le promesse non mantenute: tra queste anche quella stabilita nel 2009 a Copenhagen, in Danimarca, con l’annuncio da parte dei Paesi avanzati di 100 miliardi di dollari di finanziamenti per affiancare gli stati in via di sviluppo.
  • limitare il riscaldamento globale: firmato da ben 196 paesi, il trattato mira a contenere il riscaldamento globale a 1,5°C.
Virus ricerca Cnr inquinamento aria scoperta
(Getty Images)
  • verso la neutralità di carbonio: o emissioni zero, la nuova politica mira a un contenimento delle emissioni di gas serra. La soluzione è auspicabile attraverso l’organizzazione internazionale tramite prodotti o servizi e strategie di gestione indirizzate verso l’ottica carbon neutral.
Gestione cookie