Continua inarrestabile l’attività del vulcano di La Palma: le ultime colate laviche sono descritte come vere bombe di fuoco.
Il Cumbre Vieja non si acquieta. Da oltre un mese il vulcano dell’arcipelago spagnolo continua la sua cavalcata lavica: i danni sono ingenti e a spaventarsi non è più la sola La Palma. Dall’iniziale scossa di domenica 19 settembre, i sismi scuotono l’interno territorio iberico, costantemente irrorato dalla febbrile lava in corsa. Silente dal 1971, il vulcano avanza a ritmi esponenziali: la sua attività imprevedibile inizia seriamente a preoccupare gli scienziati e i residenti locali. Alterata la mappa dell’isola, 7500 evacuati e più di 889 ettari distrutti: con quattro principali centri di emissione di lava, la lingua di fuoco ha recentemente scosso anche l’area urbana di La Laguna, quartiere di circa 1.200 abitanti, arrivando alle porte di Tazacorte.
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La situazione continua a peggiorare e gli ultimi aggiornamenti sono tutt’altro che rassicuranti. Le ultime novità riportate dai media locali denunciano la criticità della situazione sull’isola. Stando a quanto si apprende dai notiziari locali, l’attività del vulcano Cumbre Vieja, sull’isola di La Palma, non accenna a fermarsi. L’eruzione procede spedita a incalza con enormi bombe vulcaniche incandescenti. Il fenomeno è stato ripreso lo scorso mercoledì 27 ottobre dal geochimico e petrologo tedesco Harri Geiger: il video ufficiale mostra la discesa ad alta velocità di un ordigno di lava.
Le bombe laviche sono frammenti di roccia, allo stato liquido o semiliquido, espulse dalle bocche del vulcano in eruzione: gli ordigni naturali possono raggiungere un diametro di diversi centimetri. Secondo le stime rilasciate dall’Instituto Geológico y Minero de España (IGME) sono state registrate almeno 100 scosse telluriche negli ultimi giorni, considerati i più intensi in termini di attività sismiche. A preoccupare i ricercatori è anche la qualità dell’aria, in particolare quella che ricopre l’area occidentale dell’isola, severamente compromessa da un’ingente quantità di anidride solforosa, gas e cenere vulcanica.
Vivamente controversa la proposta di Casimiro Curbelo, presidente del consiglio della la vicina isola di La Gomera. Il politico ha suggerito una possibile soluzione attraverso il bombardamento del vulcano. L’esplosione artificiale ha lo scopo di deviare il flusso di lava lontano dalle aree residenziali.
Non siamo ancora prossimi alla fine, non sappiamo quando lo saremo.“ – ha dichiarato a inizio mese il presidente regionale delle Isole Canarie, Ángel Víctor Torres, alla televisione di stato RTVE – “In questo momento siamo in balìa della natura.”
Fonte Inside Edition
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