Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 2 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza salgono a 4.777.614 con un incremento di 2.834 unità rispetto alla giornata di ieri. Sale anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammonta a 84.447 (+725), così come quello dei pazienti in terapia intensiva che risultano ad oggi 385 (+21). I guariti complessivi sono 4.561.006, ossia 2.065 in più rispetto a ieri. Si aggrava ancora il bilancio dei decessi in Italia con 41 vittime registrate nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 132.161.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 1 caso a seguito di un test positivo rimosso dopo revisione del caso. La Regione Sicilia specifica che i decessi comunicati in data odierna sono da attribuirsi ai giorni scorsi.
Secondo il bollettino del Ministero della Salute di ieri, i casi di contagio complessivi ammontavano a 4.774.783.
Salivano anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 83.722, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 364 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.558.941 mentre il bilancio dei morti totale saliva a 132.120.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino dell’1 novembre: 2.818 nuovi casi e 20 morti
Stando ai dati del Ministero della Salute diramati nella giornata di domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.771.965. In crescita anche il numero di soggetti attualmente positivi che saliva a 82.448. Scendevano, invece, i pazienti in terapia intensiva: 342 in totale. I guariti complessivi erano 4.557.417. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi che portavano il totale a 132.100.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 31 ottobre: 4.526 nuovi casi di contagio e 26 decessi
Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, si è espresso sul prossimo futuro. In particolare si è concentrato sulla questione terza dose agli insegnanti nonché sul Natale.
A parere del sottosegretario, diversamente dallo scorso anno, non saranno previste delle restrizioni. Festività in famiglia, dunque, si spera salvo che il quadro epidemiologico non precipiti drasticamente. Sileri ha poi parlato della dose booster e del canale preferenziale che si vorrebbe attivare per professori e personale scolastico. Ovviamente, il tutto rispettando le linee guida delle autorità sanitarie che ne prevedono la somministrazione almeno sei mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale. La maggior parte di questa categoria, spiega Sileri, ha completato la vaccinazione durante l’estate quindi il tempo a disposizione per poter pensare ad una strategia efficace sarebbe abbondante.
Negativo il suo parere, invece, sull’abolizione del Green Pass. Il viceministro afferma che sia ancora troppo presto per poter parlare di tale ipotesi. I casi di contagio stanno registrando degli aumenti considerevoli. Per non parlare del fatto che numerosi over 50 sarebbero scoperti perché reticenti al vaccino, ma la speranza è che si possano recuperare. Come? Attraverso una forte campagna di sensibilizzazione ed una grande opera di informazione da parte dei medici di famiglia.
Sarebbero numerosi i canali attraverso i quali poter prenotare la terza dose di vaccino. Rivolgendosi direttamente al proprio medico di famiglia, oppure chiamando il Cup o ancora una farmacia. Finanche presentarsi direttamente presso un centro vaccinale. Dal 20 settembre, infatti, chi ha completato nei sei mesi precedenti la vaccinazione ha già potuto richiedere la somministrazione della terza.
Ogni regione, riporta Sky Tg24, attraverso i propri portali ha dedicato una sezione proprio al servizio. Ci sono casi in cui attraverso canali online è possibile effettuare la prenotazione. Altri, invece, come per esempio accade in Valle d’Aosta, dove è direttamente l’Usl ad effettuare il richiamo. Una modalità condivisa anche da Emilia, Piemonte e Toscana, ma esclusivamente rivolta ai soggetti con quadri clinici compromessi.
Diverso il discorso in Campania e Basilicata, dove chiunque voglia ricevere la terza dose può presentarsi al centro vaccinale e attraverso la tessera sanitaria richiedere la vaccinazione, purché ovviamente ricorrano i requisiti e si appartenga alla categoria per cui la dose è prevista.
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