L’omicida, residente a Lardero, era già stato incriminato: stava scontando una pena di 20 anni per omicidio e violenza sessuale.
Halloween finito in tragedia. Lo ha riferito La Vanguardia: giovedì scorso, 28 ottobre, un bambino è stato ucciso a Lardero, nel nord della Spagna. Secondo quanto riporta il notiziario locale, il presunto assassino è un pregiudicato con un pesante passato giudiziario alle spalle. Stando a quanto si apprende dalle fonti ufficiali, l’omicidio stava scontando una condanna di 20 anni per un altro atto di omicidio e violenza sessuale. Al dolore della nazione si è unito anche il premier Pedro Sanchez. A pochi giorni dall’apertura del weekend del G20 a Roma, il politico spagnolo ha confessato lo shock e ha espresso sincere condoglianze ai familiari della vittima.
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Rabbia e indignazione dall’altra parte dei Pirenei a pochi giorni dal ritrovamento del corpo senza vita del piccolo Alex. Il bambino, 9 anni, è stato ucciso mentre festeggiava travestito la festa di Halloween con i suoi amichetti in un parco nella città spagnola di Laredo. La tragedia si è consumata giovedì 28 ottobre: Alex è stato avvicinato dal criminale che lo ha attratto a sé con l’inganno. Secondo quanto riferiscono i media spagnoli, il presunto omicida gli avrebbe offerto di andare a vedere alcuni cuccioli a casa sua. Allertata dalla sua scomparsa, la sua famiglia ha immediatamente denunciato il fatto alla polizia.
Avviate le indagini, gli agenti si sono basati sulla testimonianza di una giovane ragazza che ha affermato di essere stata avvicinata anche lei dallo stesso uomo. A casa del sospettato, Francisco Javier Almeida, l’agghiacciante rinvenimento: la salma del piccolo Alex, probabilmente morto soffocato. L’indagato, cittadino spagnolo residente a Lardero, è un pregiudicato condannato a 20 anni per l’omicidio e violenza sessuale di un agente immobiliare nel lontano 1998: la vittima è stata prima accoltellata 17 volte e in seguito violentata. Nel 1993 il criminale era già stato incriminato per violenza sessuale con una condanna di 7 anni. Il 28 ottobre aveva ottenuto un permesso per “buona condotta“.
“Non si può lasciare libero un assassino che ha ucciso un agente immobiliare e violentato una ragazzina di 13 anni. […] avrebbe dovuto essere in prigione a vita.” – si è disperato lo zio del bambino – “Anche se non riavremo mai indietro il nostro Alex, vogliamo vedere l’assassino marcire in prigione.”
Fonte La Vanguardia
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