Il principale sospetto della morte di Magali Blondin, il marito Jérôme Gaillard, si è tolto la vita nella prigione di Rennes-Vezin-le-Coquet.
Non sarà mai processato Jérôme Gaillard. Il principale sospetto dell’omicidio di Magali Blondin, si è tolto la vita nel centro penitenziario di Rennes-Vezin-le-Coquet. Lo ha riferito Le Parisien. Le notizie riportate dal principale notiziario dell’Esagono trovano conferma nell’ultima nota del tribunale di Rennes (Ille-et Villaine) questo lunedì 1 novembre. Stando a quanto si apprende dalle fonti locali, il marito della vittima è stato ritrovato impiccato nella sua cella.
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Impiccato alla grata della finestra con le lenzuola
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Magali Blandin, educatrice specializzata di 42 anni e madre di quattro figli, è scomparsa lo scorso 10 febbraio a Montfort-sur-Meu, vicino a Rennes. L’inchiesta è stata aperta due giorni dopo, venerdì 12 febbraio; il rinvenimento della salma risale invece a sabato 20 marzo: il corpo della 42enne è stato localizzato a Boisgervilly, a due chilometri dal comune francese di Montfort-sur-Meu, dove la donna viveva con i suoi quattro bambini.
Il mese successivo, Jérôme Gaillard, suo marito, è stato preso in custodia. Secondo quanto riportano i principali notiziari francesi, durante l’interrogatorio di polizia l’uomo ha confessato di aver premeditato l’omicidio della moglie. Nell’agghiacciante testimonianza, il sospettato ha inoltre rivelato di aver vantato l’appoggio dei genitori per far sparire il corpo della moglie: la coppia è stata processata e incarcerata per complicità nell’uxoricidio.
Dallo scorso 13 ottobre, Jérôme Gaillard ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere il ricongiungimento dei suoi quattro figli, di età compresa tra i 4 ei 15 anni, ora affidati a una nuova famiglia. Stando a quanto si legge in una fonte vicina al fascicolo, nel centro penitenziario il 45enne sarebbe stato sottoposto a un’attenta sorveglianza quotidiana, sostenuta da costanti monitoraggi medici e supporti psicologici.
La sua morte è stata confermata alle 3:44 del mattino nella prigione di Rennes-Vezin-le-Coquet. A fare la scoperta sono stati alcuni agenti penitenziari durante l’abituale controllo dei detenuti.
Incarcerato dallo scorso 21 marzo, Jérôme Gaillard si è impiccato alla grata della finestra della sua cella con le lenzuola del suo letto.
Fonte Le Parisien