Lo ha confermato la Nasa giovedì 4 novembre: l’agenzia spaziale devierà un asteroide per proteggere l’umanità da una possibile minaccia.
Tutto pronto, lo ha confermato la Nasa questo giovedì (4 novembre): secondo l’ultima dichiarazione dell’Agenzia spaziale, la missione DART è pronta per essere avviata. Nello specifico, i membri del team del Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA hanno annunciato di aver già alimentato la navicella di carburante; mancano all’appello solo alcuni test e prove finali prima del lancio effettivo, programmato per il prossimo martedì 23 novembre.
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Dart in direzione Dimorphos: la prima missione planetaria
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La NASA ha già spedito innumerevoli veicoli spaziali nel nostro sistema solare, ma la missione programmata per fine novembre tenterà un’impresa unica: scontrarsi contro un piccolo asteroide lunare per deviare e accelerare leggermente la sua orbita. L’asteroide in questione è Dimorphos, dal greco “avente due forme“. “In caso di asteroide-minaccia per il pianeta Terra, bisognerebbe utilizzare questa tecnica con molti anni di anticipo, decenni in anticipo.“, ha suggerito Nancy Chabot, planetaria e responsabile del coordinamento DART presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory di Maryland, durante la conferenza stampa pre-lancio tenutasi questo giovedì (4 novembre). “Basta una piccola spinta a questo asteroide per cambiare la sua futura posizione [… Di conseguenza, attraverso questa tecnica] l’asteroide e la Terra non saranno più in rotta di collisione“.
L’eroica missione, nota come Double Asteroid Redirection Test (DART), è il primo lancio effettuato dalla NASA per scopo di difesa planetaria. Il compito dell’Agenzia spaziale è rilevare la presenza di corpi celesti, ad esempio asteroidi, che potrebbero rivelarsi possibili minacce per la Terra; in seguito valutarne i rischi e le probabilità di scontro e, se necessario, procedere per evitare la potenziale calamità. L’impresa sarà supervisionata da un nanosatellite e da diversi telescopi che aiuteranno ad osservare l’impatto e l’influenza dell’orbita di Dimorphos attorno a Didymos. All’ambizioso progetto collaborerà annche l’Agenzia spaziale europea, con il lancio della sonda Hera nel 2023 per valutare gli effetti della collisione con l’asteroide bersaglio.
“Gli asteroidi sono complicati: hanno un aspetto eterogeneo: hanno massi e parti rocciose, hanno parti lisce, hanno forme strane – sono imprevedibili.” – ha continuato Nancy Chabot – “Dobbiamo tentare, fare questo test nel mondo reale e su un vero asteroide : ed è proprio questo il motivo che dobbiamo portare avanti la missione DART.”
Fonte Nasa